Weekend sul Lago d’Iseo in camper

Cosa vedere e fare sul Lago d’Iseo durante un weekend in camper con bambini. Vi raccontiamo la nostra esperienza insolita, i paesi che abbiamo visitato e dove abbiamo sostato in camper.


Il Lago d’Iseo l’avevamo visto solo di sfuggita qualche tempo fa, durante un pernottamento in zona prima di trascorrere la giornata successiva a Leolandia.

Ci eravamo promessi di ritornare per poter trascorrere un paio di giorni alla scoperta dei suoi luoghi più idilliaci e così abbiamo fatto.

Vi abbiamo trascorso un weekend, nel quale abbiamo avuto l’opportunità di sperimentare un’esperienza assolutamente insolita e particolare.

La scelta è stata quella di non spostarci con il camper, sostando due giorni nello stesso campeggio.
Attraverso l’attività di cui abbiamo accennato, ci è stato comunque possibile visitare anche altri borghi e Montisola, la famosa isola del Lago.

In questo nostro breve diario di viaggio vi racconteremo cosa abbiamo fatto, i siti che abbiamo raggiunto, dove abbiamo mangiato e sostato con il camper.

Primo Giorno Lago d’Iseo in Camper: Bernezzo – Iseo 307 Km.

Primo Giorno
Itinerario

Il nostro punto sosta in camper sul Lago d’Iseo sarà il Camping Punta d’Oro nella cittadina di Iseo.

Partiamo da casa di prima mattina e raggiungiamo Iseo e il Campeggio all’ora di pranzo.

Il Camping Punta d’Oro è uno dei quattro campeggi che si trovano ad Iseo ed è anche il più vicino al centro, cosa che ci ha fatto propendere per prenotare proprio qui.
Si trova direttamente sul lago con belle piazzole su prato; i blocchi sanitari sono puliti e di recente costruzione ed è presente anche un bar con vendita generi di prima necessità.

Camping Punta d'Oro
Camping Punta d’Oro

Camping Punta D’Oro – Via Ippolito Antonioli 51/53 – 25049 Iseo (GPS 45.66386, 10.05631)

Nel pomeriggio partiamo per una prima esplorazione del centro storico di Iseo che si raggiunge facilmente in meno di 10 minuti, trovandosi appena a circa 600 mt. dal campeggio.

Iseo si trova sulla sponda sud-est del Lago d’Iseo ed è stato un nodo importante in epoca romana, trovandosi nei pressi della strada consolare che collegava Brescia alla Valcamonica.

La signoria che più ha caratterizzato la storia della città è quella degli Oldofredi, a cui si deve il castello omonimo.
Nella prima metà del 1400 Iseo passa sotto il dominio della Repubblica di Venezia mentre negli anni avvenire acquisisce importanza grazie alla sua produzione di lana e seta.

Curiosità:
Si dice che il nome Iseo derivi da un tempio, presente sul territorio, dedicato a Ercole e Iside

Parte degli edifici del centro storico conservano ancora l’impronta medievale mentre la zona in prossimità del lungolago è Ottocentesca.

Percorriamo dapprima il Lungolago per poi addentrarci nel nucleo storico dove si trovano la maggior parte dei negozi più eleganti della città.
Largo Zanardelli vanta alcuni pregevoli palazzi tra cui Palazzo Antonioli del XVII secolo ed altri con bei portici.

Palazzo Antonioli
Iseo – Palazzo Antonioli

Da qui raggiungiamo Piazza Garibaldi che vede al centro la statua dell’eroe dei due mondi.

Curiosità:
La Statua di Giuseppe Garibaldi che si trova a Iseo è stata la prima statua al mondo non equestre a ritrarre il generale.


Sulla piazza stessa si affacciano altri pregevoli palazzi tra cui Palazzo Vantini in stile neoclassico.

Piazza Garibaldi
Iseo – Piazza Garibaldi

Oltre Piazza Garibaldi proseguiamo per Piazza Statuto per poi imboccare Via Sombrico dove si trova uno dei più antichi palazzi di Iseo.
Si tratta di Palazzo Arsenale che dopo essere nato come casa corte, è stato palazzo residenziale nel 1300 e carcere nel 1800; oggi è sede di mostre ed esposizioni.

Palazzo Arsenale
Iseo – Palazzo Arsenale

Proseguiamo nella nostra scoperta di Iseo fino ad arrivare in Via della Pieve e dirigerci verso uno degli edifici di culto più belli e antichi della città.

La Pieve di Sant’Andrea è stata fondata dal vescovo di Brescia tra il V e il VI secolo.
Le successive modifiche risalgono al XI e al XIV secolo e oggi si presenta con uno stile romanico e neoclassico.
La facciata è probabilmente l’elemento più interessante con un campanile posto al centro e un cenotafio di Giacomo Oldofredi, sulla parte di destra.

Nella stessa piazzetta della Pieve di Sant’Andrea si affacciano anche la Chiesa di San Giovanni Battista e la Chiesa di San Silvestro nella cui Cappella dei Disciplinati è possibile apprezzare un esempio di Danza Macabra.

Pieve di Sant'Andrea
Iseo – Pieve di Sant’Andrea

Torniamo in parte sui nostri passi ripercorrendo Via della Pieve fino a Via Mirolte che conduce nuovamente a Piazza Garibaldi.

Qui si trova una piccola Chiesa, che passa quasi inosservata ma che invece vanta un meraviglioso interno.
Questa è la Chiesa di Santa Maria del Mercato, un tempo Cappella degli Oldofredi in quanto appartenuta e voluta dalla stessa famiglia nel Trecento.

Le antiche immagini che affrescano gli interni, e che sono state in parte riportate alla luce solo di recente, risalgono al XV e XVI secolo.
Tra queste, due rappresentano San Giorgio e il drago.

Chiesa Oldofredi
Iseo – Chiesa Santa Maria del Mercato

La terza chiesa di Iseo che merita una visita è il Santuario della Madonna della Neve che si trova nei pressi del Castello Oldofredi.

Lasciata Santa Maria del Mercato, proseguiamo in Via Mirolte per poi svoltare a destra in Via Bordiga e quindi imboccare Via Castello.

Il Santuario si erge su una piccola collinetta vicino al Castello e risale al 1655.
Su questo terreno si trovava una villa romana del II secolo sulla quale era stata dapprima costruita una Chiesa dedicata a Santo Stefano, poi demolita a favore della creazione di quest’ultimo edificio.

La particolarità è data da un affresco della Vergine che, ritenuto miracoloso, è salvato dalla distruzione e poi utilizzato come pala d’altare.

La facciata del Santuario della Madonne della Neve è semplice ma vanta un bel portale barocco mentre all’interno sono presenti cappelle sempre in stile barocco, un altare in marmo del ‘700 e vari affreschi anch’essi settecenteschi.

Iseo - Castello
Iseo – Castello

Come abbiamo anticipato, non lontano si innalza il Castello Oldofredi, tra le strutture fortilizie meglio conservate nella zona.
Le prime notizie certe della sua costruzione si hanno con il mastio risalente al XI-XII secolo mentre il castrum è stato dato alle fiamme dal Barbarossa.
Su quest’ultimo è stato realizzato tra il XII e XIV secolo un nuovo castello con un fossato attorno che oggi non è praticamente più visibile.

Con l’arrivo della Repubblica di Venezia il castello perde la sua importanza militare e di controllo ed è affidato ai Frati Cappuccini che apportano alcune modifiche.
Gli ultimi interventi sulla struttura, con incremento di elementi, risalgono al XVII e XVIII secolo.
Alla fine del ‘700, a causa delle soppressioni napoleoniche, i frati abbandonano il castello che passerà prima a privati e quindi al Comune.

Oggi è in parte residenza privata e in parte destinata ad area pubblica con la biblioteca, sale dedicate ad esposizioni ed eventi e a un museo delle due Guerre che noi troviamo però chiuso.

Concludiamo la nostra prima visita di Iseo rientrando in campeggio per un po’ di relax.
Ritorneremo in centro per cena.

Non possiamo infatti dire di conoscere un luogo se non dopo aver anche sperimentato la sua cucina tradizionale e pertanto anche qui ad Iseo andiamo alla ricerca di un locale tipico.
Dopo qualche ricerca e consiglio dai gestori del campeggio, optiamo per l’Osteria Ca’ de Cindri, un locale dalla vera atmosfera d’osteria.

L’Osteria Ca’ de Cindri propone nel suo menu’ imperdibili taglieri di salumi e formaggi che vi consigliamo di provare.
Potrete poi concludere con primi come i gnocchi di zucca o secondi a base di carne.
Le porzioni sono abbondanti e il prezzo modico ma conviene prenotare.

Osteria Ca’ de Cindri – Via Duomo, 46 – 25049 Iseo (GPS 45.66125, 10.05004)

Concludiamo la serata con una piacevole passeggiata lungolago prima di rientrare in campeggio per la notte.

Lago d'Iseo

Secondo Giorno Lago d’Iseo in Camper: Iseo, Treno dei Sapori

Come abbiamo anticipato a inizio articolo, in questo weekend abbiamo previsto un’esperienza che ci porterà alla scoperta di altre località del lago d’Iseo senza muoverci con il camper.

Stiamo parlando del Tour con il Treno dei Sapori, un tour a 360° del territorio del Lago d’Iseo che ci porterà inizialmente in treno verso Pisogne e successivamente in battello a Montisola.
L’escursione, che prevede tutta la giornata, comprende anche aperithttps://www.viaggiamohg.com/itinerario-insolito-sul-lago-diseo-con-il-treno-dei-sapori/ivo e pranzo a bordo con degustazione di vini della Franciacorta.
Se volete conoscere tutte le informazioni, con l’itinerario completo, i metodi di prenotazione e le tariffe, potete leggere il nostro articolo Itinerario Insolito sul Lago d’Iseo con il Treno dei Sapori.

Treno dei Sapori
Treno dei Sapori

Il nostro Tour ha inizio la mattina presso la Stazione di Iseo dalla quale partirà il treno.
Dopo aver conosciuto la guida, che ci accompagnerà per tutta la giornata, ritorniamo nel centro della cittadina per una visita di circa un’ora.

Avevamo avuto modo di scoprire Iseo il giorno prima ma, avere al nostro fianco una guida che ci illustra la storia e ci racconta alcuni aneddoti del luogo, è quel qualcosa in più che ci permette di perfezionarne la conoscenza.

Conclusa la visita ci spostiamo nuovamente in stazione dove saliamo a bordo del Treno dei Sapori, un treno d’epoca con carrozze di colore arancione dall’indiscusso fascino d’altri tempi.
Qui, prima della partenza, ci attende l’aperitivo con un calice di bollicine Franciacorta.

La prima destinazione è Pisogne, borgo dell’alto Lago, che vanta una splendida Chiesa chiamata la Cappella Sistina dei Poveri.

Pisogne - Chiesa
Pisogne – Chiesa di Santa Maria della Neve

Pisogne, data la sua posizione, è stato un importante nodo commerciale nel Medioevo essendo un collegamento tra Sebino e Valcamonica.
Negli anni è al centro di numerose contese e spesso è coinvolta anche da guerre tra i vicini e i suoi dominatori.

Tra le famiglie più note che si avvicendano a Pisogne ricordiamo gli Avogadro, i Brusati e gli Oldofredi.

Tra le cose da vedere in centro ci sono la Chiesa di Santa Maria Assunta del XVIII secolo e la Torre del Vescovo e tra le cose da fare una bella passeggiata sul suo lungolago.

La meta verso cui ci dirigiamo però è un altra ed è anche il simbolo della città: la Chiesa di Santa Maria della Neve realizzata a partire dal XV secolo per volere dei suoi abitanti.
Ad un primo impatto si presenta semplice, con una facciata pulita e senza tanti fronzoli e un portichetto sul lato sinistro, affrescato da Giovanni da Marone.

In origine i portichetti erano due, uno per lato, ma del secondo non è rimasta traccia.
Sul lato destro si estende un grande edificio, nato come convento dei Frati Agostiniani, poi trasformato in Ospedale e oggi Casa di Riposo.

Ciò che però rende nota questa Chiesa sono gli interni che le hanno valso l’appellativo di Cappella Sistina dei Poveri.
Si presentano con una navata a tre campate e sono interamente affrescati dal Romanino, che ne ha concluso i lavori nel 1534.
Gli affreschi rappresentano la Passione di Cristo; i dettagli e l’accuratezza ci lasciano incantati.

hiesa Santa Maria della Neve
Pisogne – Chiesa Santa Maria della Neve
Chiesa Santa Maria della Neve, particolari
Chiesa Santa Maria della Neve – Dettagli

Conclusa la visita ritorniamo al treno dove ci attende il pranzo.
Ad un antipasto misto di salumi, formaggi e altre prelibatezze, seguono il primo a base di gnocchi ripieni di rosa camuna e un secondo con salamella, polenta e funghi.
Il tutto è accompagnato da calici diversi di vino rosso del Franciacorta e si conclude con una crostata, caffè e grappa.

Per i Bambini è previsto un menù dedicato con bibita, pasta al sugo, cotoletta e polenta.

Curiosità:
La Rosa Camuna è un formaggio tradizionale del luogo a pasta semidura che prende il nome da un’incisione rupestre a forma di fiore, rinvenuta in valcamonica.
Lo stesso formaggio ha la forma di un fiore.
La Rosa Camuna è anche il simbolo della Regione Lombardia.

Terminato il pranzo ripartiamo con il Treno alla volta di Sulzano, la cittadina più vicina a Montisola.

L’importanza di Sulzano in epoca romana era data dalla strada consolare che l’attraversava e collegava Brescia e la Valcamonica.
Con l’annessione al Regno di Sardegna viene unito a Sale Marasino perdendo la sua municipalità che ritrova solo a metà del 1900.

Visitando il centro storico è possibile apprezzare la Chiesa di San Giorgio con facciata barocca, la Piazza del Municipio, alcune ville signorili e l’antica Via Cadorna che conduce all’imbarcadero.

Ed è proprio da Via Cadorna che nel giugno del 2016 partiva la passerella galleggiante che ha portato alla ribalta Sulzano.

Sulzano
Sulzano

The Floating Pear è stata un’incredibile opera d’arte realizzata da Christo e Jeanne-Claude che, attraverso una serie di pontili galleggianti, ha messo in comunicazione Sulzano con Montisola e l’Isola di San Paolo.

Questa passerella di colore giallo oro ha visto il passaggio di circa 1,5 milioni di persone tra il 18 giugno e il 3 luglio 2016.

The Floating Piers
The Floating Piers

Da Sulzano prendiamo il battello che in pochissimi minuti ci fa sbarcare a Peschiera Maraglio, una delle frazioni di Montisola, l’isola principale del Lago d’Iseo, considerata anche tra i Borghi più Belli d’Italia.

Montisola è l’isola lacustre più grande d’Italia e la più popolata d’Europa

Montisola prende questo nome dal fatto che è un’isola ma è anche una montagna, tanto che raggiunge i 600 m. di altezza.

E’ composta da varie frazioni posizionate lungo i 9 Km. della sua circonferenza mentre in prossimità della sua sommità si trovano il Santuario della Madonna della Ceriola, raggiungibile a piedi o in minibus, e la Rocca Martinengo risalente al XIV secolo che, con più tempo a disposizione, meritano di sicuro una visita.

La nostra destinazione è Peschiera Maraglio, il borgo più vicino alla terraferma, che è solitamente il punto di partenza se si intende visitare l’intera isola.
Questo borgo di pescatori si trova nella zona sud est dell’isola ed è uno dei più iconici e fotografati.

Peschiera Maraglio
Peschiera Maraglio

Di origine medievale presenta ancora begli edifici cinque-seicenteschi ed è un vero piacere passeggiare sul lungolago, tra negozietti e locali.
Oggi Peschiera Maraglio è importante per la pesca delle sardine e per la produzione delle reti da pesca, attività diffusa in tutta Montisola.

Lungolago
Peschiera Maraglio – Lungolag

Prima di lasciare Montisola facciamo qualche acquisto di prodotti tipici: oltre alle sardine, olio d’oliva e salame di Cure (altra frazione di Montisola).

Prodotti tipici
Montisola – Prodotti tipici

Conclusa la visita di Peschiera Miraglio prendiamo nuovamente il battello che, questa volta, ci riporta direttamente ad Iseo ponendo così termine alla nostra escursione.

Arriviamo ad Iseo che è ormai tardo pomeriggio e non ci resta che rientrare in campeggio per la cena.

Terzo Giorno: Iseo – Leolandia

Per accontentare tutta la famiglia, e quindi oggi anche Tommy, decidiamo di trascorrere questa terza giornata del nostro weekend lungo sul Lago d’Iseo in camper a Leolandia.

Il parco di divertimenti si trova in provincia di Bergamo e precisamente a Brembate ed è rivolto ai bambini, anche ai più piccoli.
Probabilmente sarà l’ultimo anno in cui Tommy potrà divertirsi prima di sentirsi troppo grande per questo parco.

Il parcheggio del parco ha anche un’area camper dove è possibile pernottare, allacciarsi alla corrente ed effettuare C/S.
Arrivati ai cancelli ci viene rilasciato un modulo da compilare e riportare alla reception per il pagamento della sosta.

Tariffe Area Camper Leolandia (aggiornamento anno 2024): 
– € 10,00 sosta diurna
– € 20,00 notte aggiuntiva alla sosta diurna
– € 30,00 2 giorni + 1 notte
– € 15,00 notte aggiuntiva alla prima

Per le tariffe aggiornate potete in ogni caso consultare il sito ufficiale https://www.leolandia.it/domande-frequenti.html

Se volete maggiori dettagli sul parco, potete leggere il nostro articolo di approfondimento Leolandia in camper.

E’ la seconda volta che visitiamo questo parco e in questi tre anni sono state realizzate alcune nuove giostre legate al mondo dei PjMask.

Allo stesso tempo abbiamo scoperto che è stata chiusa l’attrazione Mediterranea (che la volta scorsa ci era piaciuta particolarmente) e troviamo in manutenzione l’attrazione di Leonardo Da Vinci.
Sono previste novità per l’estate ma non abbiamo avuto modo di capire quali.

Il parco, tra attrazioni, spettacoli, mini Italia, acquario e rettilario è sicuramente in grado di far divertire i bambini di qualsiasi età.

Leolandia
Leolandia

Consiglio:
Verificate se sono presenti promozioni in quanto, a parte il biglietto a data fissa che, se prenotato con anticipo, può fare risparmiare alcuni euro, spesso viene offerto un nuovo ingresso entro l’anno.
Per ottenere l’ingresso gratuito è necessario registrarsi ai punti informativi: viene scattata una foto e sarà possibile accedere nuovamente con lo stesso biglietto.

potete anche acquistare i biglietti a data fissa direttamente da qui con sconto e annullamento gratuito entro 24 ore:

– BIGLIETTI LEOLANDIA DATA FISSA

Il tempo, nonostante le previsioni, resta clemente per tutta la giornata e così possiamo goderci appieno il parco.

Vi segnaliamo che proprio oltre al parcheggio è presente un centro commerciale con un McDonald e si trova anche un distributore con prezzi sempre convenienti.

Quarto Giorno: Leolandia (BG) – Bernezzo

Trascorsa la notte nell’Area Sosta di Leolandia è ormai arrivato il momento del rientro.

Possiamo sicuramente essere soddisfatti del nostro weekend in camper sul Lago d’Iseo che ci ha permesso di scoprire nuovi luoghi che ancora non conoscevamo e sperimentare un’attività insolita ed interessante.
Concludere poi con una giornata di puro relax e divertimento è stata la ciliegina sulla torta.

Indirizzi Utili

https://trenodeisapori.area3v.com/
https://www.leolandia.it/
https://visitlakeiseo.info/

Leolandia ViaggiamoHg

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