Visitare l’Abbazia di Staffarda una delle abbazie medievali più belle

Guida alla visita dell’Abbazia di Staffarda, uno dei siti Medievali più belli di tutto il Piemonte situato a Revello nel Cuneese.


Visitare l’Abbazia di Staffarda significa fare un incontro a tu per tu con il Medioevo.

A Revello, cittadina a pochi chilometri da Saluzzo in provincia di Cuneo, si trova infatti uno degli edifici Medievali più belli di tutto il Piemonte e risalente a circa 900 anni fa.

E’ l’Abbazia Cistercense di Staffarda, incredibile struttura dal perfetto stato di conservazione, in grado di farci fare un salto indietro nel tempo e raccontarci la sua storia che sembra ancora viva tra le mura che ci apprestiamo a visitare.

In questo articolo vi forniremo alcune indicazioni per organizzare la vostra visita e vi racconteremo la storia di un luogo ancora ricco di spiritualità in cui la vita dei monaci si svolgeva nella quotidianità della preghiera, del lavoro manuale e della meditazione.

Abbazia di Staffarda

Storia dell’Abbazia di Staffarda

La nascita dell‘Abbazia di Staffarda risale a circa 900 anni fa ad opera di un gruppo di monaci di clausura cistercensi provenienti dalla vicina Liguria e precisamente dall’Abbazia di Tiglieto.

CURIOSITA’:
Quando il numero di Monaci in un’Abbazia iniziava ad aumentare eccessivamente, un gruppo di essi si spostavano con l’intento di fondarne una nuova.

Il Marchese di Saluzzo, parente di uno dei fondatori dell’ordine cistercense, dona ai monaci il territorio di Staffarda.

Il luogo all’epoca era incolto e selvaggio; in pratica rispondeva perfettamente alle caratteristiche che i monaci ricercavano quando dovevano fondare nuove abbazie.
I terreni vengono disboscati e bonificati, viene edificata dapprima la Chiesa nel 1135 e successivamente il Monastero.

Con il passare degli anni a questi terreni se ne aggiungono altri, donati dai feudatari del posto, e in poco tempo Staffarda diventa un importante azienda agricola.

Verso il 1400 inizia il declino dell’Ordine Cistercense mentre nel 1700 una bolla papale dona il complesso all’Ordine Mauriziano, uno dei principali ordini cavallereschi della Monarchia Sabauda, tutt’oggi proprietario del sito.

Visitare l’Abbazia di Staffarda: Informazioni utili

L’Abbazia di Staffarda, come abbiamo anticipato, si trova nel comune di Revello a pochi chilometri da Saluzzo e nella Provincia di Cuneo.

La sua visita richiede circa un’ora e mezza ed è possibile munirsi di un’audioguida, usufruendo di quella rilasciata in biglietteria oppure installando una comoda app sul proprio smartphone.

ORARI E BIGLIETTI

Non esiste una biglietteria online e pertanto i biglietti si devono acquistare in loco.

E’ invece possibile effettuare una prenotazione della visita ma di solito questa è una prassi usata per gruppi.

Gli orari sono indicativamente i seguenti:
– tutti i giorni escluso il lunedì: 09:00-12:30 e 13:30-17:00

I prezzi dei biglietti sono:
– € 6,50 interi
– gratuito bambini -11 anni, disabili, possessori di Abbonamenti Musei del Piemonte o Torino CARD
– sono previste riduzioni per Soci FAI e altre categorie

In ogni caso potete vedere gli orari e i prezzi aggiornati sul sito ufficiale https://www.ordinemauriziano.it/abbazia-maria-staffarda/

Chiostro e Abbazia

Visitare L’Abbazia di Staffarda: Percorso di Visita

La visita dell’Abbazia di Staffarda può essere tranquillamente fatta in autonomia e, munendosi dell’audioguida, si può ascoltare la spiegazione seguendo l’ordine numerico dei cartelli esposti.
Ovviamente è possibile optare per un percorso diverso, sarà sufficiente scegliere di volta in volta la registrazione audio corrispondente al punto in cui vi trovate.

Dopo aver superato la biglietteria, attraverso una porta in legno si raggiunge il Chiostro che è anche il primo punto di incontro con questa meravigliosa struttura.

CHIOSTRO

Il chiostro rappresentava il fulcro della vita Abbaziale ma era destinato solo ai Monaci Capitolari mentre era vietato ai Monaci Conversi.

I Monaci Capitolari vivevano in totale Clausura e componevano il Governo dell’Abbazia
I Monaci Conversi non erano sacerdoti e quindi non potevano celebrare la Messa; erano prevalentemente dediti al lavoro manuale e a quello agricolo, tant’è che uscivano dal complesso per coltivare i campi o avere contatti con gli abitanti dei dintorni.

Gli edifici attorno al Chiostro erano riservati ai Monaci Capitolari nella parte est mentre a quelli Conversi nella parte ovest.

Al centro era presente un orto di erbe medicinali, oggi sostituito da un giardino con graziose siepi, e una struttura che fungeva da lavatoio, che era tra l’altro l’unico luogo, in tutto il complesso, dove ci si poteva lavare.

Chiostro
Abbazia di Staffarda – Chiostro

REFETTORIO

Il primo ambiente che visitiamo è il Refettorio, uno stanzone lungo ed austero in cui erano disposti i tavoli sui quali i monaci consumavano i pasti.

Sul pavimento erano presenti delle canalette usate per svuotare le stoviglie e quando si ramazzava; al loro interno scorreva l’acqua per portar via lo sporco gettato all’interno.

Una scaletta portava al pulpito dove si tenevano le letture.

Il refettorio, come la maggior parte degli ambienti dell’Abbazia, non aveva il riscaldamento e il poco calore che arrivava era quello delle vicine cucine.

Solo lo Scriptorium era riscaldato per poter permettere ai monaci di avere le mani sufficientemente calde per scrivere.

L’unica decorazione ancora presente sono i resti di un affresco sulla parete di fondo.

Il Refettorio è una delle parti che è stata bombardata a fine del ‘600, durante la battaglia tra Francesi e truppe Sabaude, ed è stata ricostruita nel 1700.

Refettorio
Abbazia di Staffarda – Refettorio

LABORATORIO

Il Laboratorio in origine era uno stanzone a due navate con quattro colonne.

Solo successivamente sono stati realizzati altri pilastri per sostenere il soffitto, ma non sono di fatto originali.

In questo luogo, posto subito dopo il Refettorio, erano svolte tutte le attività che rendevano l’Abbazia di Staffarda totalmente autonoma.

Qui si conciava, si tesseva, si filava, si realizzava la carta, si costruivano gli attrezzi, si fabbricavano vestiti e scarpe, si lavorava il legno e il ferro.

Laboratorio
Abbazia di Staffarda – Laboratorio

SALA CAPITOLARE

La Sala Capitolare, che si trova dopo il Laboratorio, era una delle più importanti dell’Abbazia e lo si può notare dalle belle vetrate a trifora e dalle eleganti colonne ornate da capitelli.

All’interno si svolgevano le riunioni del Capitolo a cui potevano partecipare solo i Monaci Capitolari.

L’unica eccezione, nella quale assistevano anche i Conversi, era l’elezione dell’Abate ma per loro c’era posto solo all’esterno, affacciati alle finestre.

La Sala Capitolare era anche usata per la lettura giornaliera di un capitolo della Regola, commentato dall’Abate.

Sala Capitolare
Capitelli della Sala Capitolare

CHIESA

La Chiesa è ovviamente uno dei punti cardini della visita all’Abbazia di Staffarda.
Presenta un’architettura tipica delle Abbazie Cistercensi con una pianta a tre navate, volte a crociera, tre absidi e uno stile romanico-lombardo e gotico.

La facciata presenta un portico che però non c’era in origine, così come l’ingresso, in quanto non era concepita per i fedeli ma solo per i monaci.
L’unico ingresso era quello presente dal monastero.

Gli interni sono semplici e privi di grossi arredi, si è puntato principalmente all’effetto cromatico.
La principale particolarità è quella di essere asimmetrica: ogni elemento è diverso dai suoi simili.
Le colonne sono diverse tra loro, così come i capitelli o le crociere.

Chiesa interni
Abbazia di Staffarda Interni della Chiesa

La Chiesa contiene molti simboli che possono essere scoperti e osservati con un po’ di attenzione.

Nella navata centrale, all’incrocio delle crociere, si trovano ad esempio delle piccole raffigurazioni che rappresentano la storia della salvezza.

Sempre nella navata centrale, sulla volta è dipinto un sole che risale però ad un’epoca successiva, probabilmente al 1700.
Altro elemento di spicco di questa navata è il polittico ligneo di Oddone, splendidamente intagliato che risale al ‘500.
Le ante si possono chiudere e sono decorate da entrambi i lati. Chiuse si presentano con motivi argentati mentre aperte con motivi dorati.
Tutte le nicchie intarsiate sono diverse e particolareggiate sotto ogni aspetto e vi si racconta la vita di Maria e di Gesù.

Pulpito Ligneo
Pulpito Ligneo della Chiesa

Nella navata di sinistra si trova una tela che raffigura l’incontro tra i monaci e San Francesco di Sales e una lapide a ricordo di Vittorio Amedeo II che ha contribuito a finanziare il restauro del Complesso di Staffarda.

PORTICO

Il portico era la zona utilizzata dai monaci per pregare in silenzio e pertanto rappresenta uno dei luoghi più solenni.

Oggi nella parte vicina alla Chiesa si trova una piccola raccolta di reperti: alcuni capitelli recuperati durante i tanti restauri e un osso al quale è attribuita una leggenda.

La Leggenda dell’Osso narra che durante un periodo di grave carestia, in un fossato vicino all’abbazia sia stato trovato un grosso pesce in grado di sfamare i monaci per ben 40 giorni, salvandoli così dalla fame.

MERCATO E FORESTERIA

All’esterno, proprio di fronte alla biglietteria si trova un edificio che era destinato alla raccolta del grano e al mercato.

Come abbiamo detto nel corso dell’articolo, i monaci non solo erano dediti alla coltivazione ma anche alla produzione di beni che servivano al loro sostentamento ma che venivano anche venduti.

Ancora prima, non appena arrivati al sito si può scorgere un’altra costruzione che era la foresteria.

La Foresteria, a due piani, è una delle più belle del Piemonte e aveva funzione di ospitare i pellegrini uomini.
Al piano terra la sala del refettorio mentre al primo piano il dormitorio.
Oggi è usata anche come sala per cerimonie.

Granaio
Raccolta Grano e Mercato
Foresteria
Abbazia di Staffarda – Foresteria

Visitare l’Abbazia di Staffarda: dove Parcheggiare e Sostare con il camper

Quando si raggiunge il complesso dell’Abbazia di Staffarda ci si ritrova dinnanzi ad un grande spiazzo dove possono parcheggiare sia le auto che i camper.

PARCHEGGIO ABBAZIA DI STAFFARDA – Piazza Roma – 12036 Staffarda (CN) – (GPS 44.720683, 7.436538

Visitare l’Abbazia di Staffarda: Dove Mangiare

Se volete completare la Visita dell’Abbazia di Staffarda anche con un buon pranzo, allora dovete sapere che proprio nel complesso si trova il Ristorante Il Sigillo che propone cucina tipica piemontese.

Il ristorante si trova tra il parcheggio e la Foresteria ma è sempre molto frequentato quindi potrebbe risultare utile la prenotazione.

RISTORANTE IL SIGILLO – Piazza Roma 9 – 12036 Staffarda (CN) (GPS 44.72071, 7.43704)

Visitare l’Abbazia di Staffarda: cosa vedere nei Dintorni

Nei dintorni dell’Abbazia di Staffarda ci sono varie località con cui completare la giornata di visita.

Noi ve ne segnaliamo un paio che potete incontrare dirigendovi a sud: a 10 Km si trova la cittadina di Saluzzo con un bel Museo Civico e la Fortezza della Castiglia, a 14 Km. la Manta e il suo famoso Castello visitabile.
Immancabile poi una visita al capoluogo Cuneo, che tra l’altro dispone di una bella area camper vicinissima al centro storico.

1 comment

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