Langhe: Visitare Barolo e il suo castello

Barolo, borgo inserito tra le Bandiere Arancioni, è una delle punte di diamante delle Langhe cuneesi, le dolci e sinuose colline tappezzate dai pregiati vigneti che hanno valso l’inserimento tra i siti Patrimonio Unesco. Guida alla visita in un giorno del borgo e del suo Castello, cosa vedere, dove mangiare e dove sostare con il camper. 



La cittadina di Barolo è una delle perle delle Langhe e non può essere certo tralasciata se si decide di visitare le famose colline divenute Patrimonio Unesco dal 2014 e che, grazie ai vitigni che le caratterizzano, regalano alcuni dei vini più pregiati al mondo.

Noi siamo più agevolati perché giochiamo quasi in casa e possiamo godere della bellezza dei luoghi in qualsiasi periodo; perché le Langhe, si sa, sono meravigliose 365 giorni l’anno ma se dovete necessariamente scegliere il momento migliore, allora sappiate che l’autunno, con la vendemmia, il foliage e la raccolta dei tartufi, fa al caso vostro.

Vi accompagneremo nella visita del Castello di Barolo e del borgo in camper, inserito tra i Borghi più belli d’Italia nonché produttore del famoso vino omonimo.   

Cenni storici di Barolo

La zona che comprende Barolo è stata sicuramente abitata da tribù celto-liguri ma è con il periodo dell’Alto Medioevo che si sviluppano i primi insediamenti. 

A Berengario I si deve la realizzazione del nucleo originario del castello ma sarà la famiglia Falletti, dal 1250, a lasciare i segni più indelebili.

Questa ricca famiglia di banchieri, acquisisce da Alba i possedimenti di Barolo, fino ad arrivare nel ‘300 a possedere circa una cinquantina di feudi in tutto il Piemonte.

Dal 2014 il territorio definito come Langa del Barolo di cui la città fa parte insieme ai comuni di La Morra, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba, Novello, Diano d’Alba e Monforte d’Alba, è stato inserito tra i Siti Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Oggi a Barolo è possibile visitare il Castello, sede del Museo del Vino, degustare il già citato vino Barolo nelle numerose enoteche, cantine ed osterie, passeggiare per il centro e godersi gli splendidi panorami sulle colline.

Castello di Barolo e il WIMU Museo del Vino

Il castello di Barolo è sede del Wimu
Barolo e il Castello

Il Castello di Barolo, nel corso della sua vita, ha visto ben 4 cambi di funzione; nato come fortezza, è poi diventato residenza nobiliare, quindi collegio ed infine Museo.

L’edificio che da sempre caratterizza il paese e lo skyline della zona risale al X secolo ed è a Berengario I che si attribuisce la concessione per la sua costruzione, che doveva avere funzioni di difesa contro gli Ungari ed i Saraceni.

Della struttura originaria rimangono il mastio e la parte bassa della torre est.

Verso il 1200 il castello viene ceduto al Comune di Alba, un secolo dopo viene rilevato dalla Famiglia Falletti ed abitato da alcuni di essi che si occupano del restauro ed ampliamento.

Facciata del Castello di Barolo
Castello

Nel XIX secolo diventa dimora di campagna degli ultimi marchesi Falletti di Barolo: Carlo Tancredi Falletti e Juliette Colbert (Giulia di Barolo) mentre uno degli ospiti illustri sarà Silvio Pellico.

Alla morte di Giulia, nel 1864, viene istituita l’Opera Pia Barolo con funzioni di assistenza e l’edificio trasformato in Collegio, attivo fino al 1958.

Infine, nel 1970, dopo alcuni anni di inutilizzo e abbandono, viene pian piano restaurato sino ad ospitare inizialmente l’Enoteca Regionale del Barolo e quindi il Museo del Vino.

La facciata da cui si accede al Castello di Barolo

VISITARE IL MUSEO E IL CASTELLO

Il WIMU è uno dei più innovativi musei d’Italia tant’è che l’ideatore, Francois Confino, è lo stesso ad aver allestito Musei quali quello di Storia Naturale a Los Angeles, quello di Scienze vicino a Shangai, Il Museo del Cinema e dell’Automobile a Torino.

Salita la bella scala posta all’ingresso dell’edificio, si raggiunge la biglietteria e da qui può iniziare il percorso di visita che si sviluppa partendo dal terzo e ultimo piano dell’edificio.

Al terzo piano, attraverso 9 sale, viene affrontato il tema legato al “Tempo del vino“: le stagioni che scandiscono i ritmi di maturazione delle viti e dell’uva, del lavoro del vignaiolo dalla cura delle viti a quella della vendemmia, dalla fermentazione all’imbottigliamento. 

Sale espositive al Terzo piano del Museo del Vino di Barolo

Sempre dall’ultimo piano è possibile accedere alla terrazza che offre una splendida vista sulle colline circostanti che abbracciano Barolo.

Le colline delle Langhe viste dal Castello di Barolo
Vista sulle Langhe

Nelle 7 sale del secondo piano viene raccontato “Il Vino nella Storia” e di come esso abbia influenzato varie epoche e civiltà passando per l’Antico Egitto, la Grecia, l’impero Romano. 

Alcune vetrine permettono un’interazione anche con i più piccoli, attraverso pedali e manovelle. 

Il vino è stato tra l’altro d’ispirazione per le arti: dalla musica  al cinema, dalla letteratura al teatro e sempre in questo piano se ne affrontano i vari passaggi.

Sale del secondo piano del Museo del Vino di Barolo
Il secondo piano del WIMU di Barolo

Il Primo Piano è anche il piano nobile e conserva tutt’ora gli arredi originali degli ultimi abitanti Falletti: Carlo Tancredi Falletti e Juliette Corbert.

Al fine di preservare il ricordo di Silvio Pellico, ospite illustre del castello nonché bibliotecario, la sua camera-studio è stata mantenuta come in origine. 

Attraverso un salto indietro nel tempo, possiamo rivivere l’atmosfera che caratterizzava l’epoca del Risorgimento e dell’Unità d’Italia, con Cavour, Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II.

Gli arredi originali nel Castello di Barolo
La Sala da Pranzo del Castello di Barolo

L’ultimo piano del percorso di visita è quello interrato in cui si trovano il Collegio Barolo con un’aula ricostruita ed il Tempio dell’Enoturista: uno spazio in cui vengono ospitati manifestazioni, convegni, seminari ed eventi istituzionali.

Collegata al Castello, l’Enoteca Regionale del Barolo è una meta da non perdere.  

Accesso al Castello di Barolo, orari e tariffe

Il Castello di Barolo ed il WIMU sono aperti tutti i giorni con accessi di circa 10 persone ogni 15 minuti.

E’ possibile e preferibile prenotare la visita online inviando una mail a: prenotazioni@barolofoundation.it.

Attualmente gli orari di accesso sono i seguenti:

– TUTTI I GIORNI 10:30-19:00

Le tariffe sono:

€ 9,00 interi

€ 6,00 ridotto over 65

€ 1,00 bambini 6-14 anni 1° figlio – € 3,00 2° figlio

gratis possessori Abbonamento Musei Piemonte, Musei Torino

Consigliamo in ogni caso di consultare il sito ufficiale.

Visitare Barolo

Barolo è un piccolo borgo Medievale inserito nel Circuito Touring Club delle Bandiere Arancioni e si propone come meta enogastronomica; questo significa che la maggior parte dei turisti che visita questo luogo lo fa per le sue importanti cantine ed enoteche e per gustare gli ottimi piatti della cucina langarola.

Le strade ed i vicoletti si arrampicano verso il castello e su di esse si affacciano locali tipici e negozi dove poter acquistare il pregiato nettare d’uva.

Raggiunta la Piazza Falletti, oltre al Castello, sarà possibile visitare la Chiesa romanica di San Donato mentre poco più in basso, in Piazza Castello il particolarissimo Museo dei Cavatappi, ospitato in un’enoteca.

Recatevi presso l’Ufficio del Turismo e biglietteria del Castello e fatevi indicare il circuito mappato “Sentieri di Langa e del Barolo“: attraverso un percorso ad anello sarà possibile andare alla scoperta dei maggiori comuni di Langa.

Chiesa di San Donato
Vie, locali ed enoteche di Barolo

Sostare con il camper a Barolo

Esistono un paio di possibilità di sosta camper a Barolo, su parcheggi misti gratuiti senza servizi ma che offrono il vantaggio della vicinanza al paese. Il nostro consiglio è però di raggiungere la località la sera o al mattino presto, soprattutto durante il weekend, visto l’enorme afflusso di turisti.

1. A meno di 200 metri dal castello, in Piazza Colbert il Parking Barolo può essere una valida soluzione. 

Praticamente in centro, consigliabile arrivare al mattino presto o in serata per trovare posto 

– Parking Barolo, Piazza Colbert – 12060 BAROLO (CN) (GPS 44.611127, 7.942099)

2. Anch’esso vicino al centro, sempre a circa 200 mt. dal castello, si trova questo parcheggio misto terrazzato.

Perfetto anche per la notte, in posizione tranquilla. Anche qui è preferibile arrivare al mattino presto o in serata per trovare posto

– Parcheggio, Via Lomondo – 12060 BAROLO (CN) (GPS 44.612242, 7.943039)

Mangiare a Barolo

Molteplici i locali a Barolo e dintorni dove gustare un’ottima cucina del territorio, unita ad altrettanti vini pregiati.

La nostra esperienza diretta ci porta a consigliarvi il locale La Cantinella che unisce piatti tradizionali ad un buon rapporto qualità prezzo. 

Tra le specialità, oltre al tartufo bianco e nero in stagione, troverete il Vitello Tonnato, la Battuta di Carne, il riso al Barolo o i Tajarin, il Brasato al Barolo ed ottimi dolci per concludere in bellezza.

I Dintorni di Barolo

L’intero territorio delle Langhe che si snoda attorno a Barolo merita una visita e non si dovranno fare molti chilometri per raggiungere i paesi limitrofi.

A 5 Km Castiglione Falletto, a 6 Km lo splendido borgo di La Morra, sempre a 6 Km Monforte d’Alba classificato tra i borghi più belli d’Italia, a 7 Km Grinzane Cavour con il suo castello inserito nel Patrimonio Unesco, a 11 Km. Serralunga e il suo castello.

Saranno poi sufficienti poco più di 15 Km per raggiungere la splendida cittadina di Cherasco o quella di Alba. 

Un po’ più lontani ma a meno di 30 Km Neive uno dei borghi più belli d’Italia, Govone ed il suo castello Reale, Magliano Alfieri, Barbaresco e lo splendido castello di Monticello d’Alba

Difficile decidere?
Immettetevi in una delle tante strade che uniscono i borghi e lasciatevi guidare dall’istinto e dalla bellezza del panorama, che da solo vale l’intero viaggio. 

Cercate una guida turistica con cartina per agevolarvi durante il vostro tour nelle Langhe?

-> Ecco qui alcune guide <-

Il Vino Barolo

Il già citato vino Barolo di Denominazione di origine controllata è uno dei più pregiati al mondo.

E’ un vino rosso prodotto dalle uve Nebbiolo che crescono in una zona delimitata.

Per poter essere classificato Barolo, le uve dovranno essere raccolte nei comuni di Barolo, Serralunga d’Alba, Castiglione Falletto e solo in una parte dei comuni di La Morra, Monforte d’Alba, Roddi, Cherasco, Verduno, Diano d’Alba, Grinzane Cavour e Novello.

Deve riposare per almeno 3 anni di cui 18 mesi in botte.

Da abbinare preferibilmente con carni e il tartufo, altro fiore all’occhiello del territorio. In cucina viene utilizzato per l’ottimo Brasato al Barolo o il risotto. 

Se desiderate acquistare qualche bottiglia, l’intero territorio offre un’ampia gamma di produttori diretti, enoteche e vinerie.

Le pregiate uve da cui si ottiene il Vino Barolo

Come Arrivare

Barolo è un comune del Piemonte in Provincia di Cuneo ed è raggiungibile percorrendo la SP3 provenienti da Alba.

Se si arriva da Cuneo si può imboccare l’Autostrada A33, uscire a Carrù e quindi prendere le SP9 – SP12 ed SP58 fino a destinazione oppure percorrere l’SS231 fino a Fossano, da qui SP45 fino a Narzole e quindi SP3.

Per chi proviene da Torino percorrere l’Autostrada A6 fino a Marene, quindi la A33 e infine SP12 ed SP3.

Indirizzi Utili

MANGIARE
– Osteria La Cantinella, Via Acqua Gelata 4 – 12060 BAROLO (CN) (GPS 44.61107, 7.94318)

SITI UTILI
www.wimubarolo.it/

Noi di ViaggiamoHg a Barolo

36 comments

  1. Eh sì, diamo proprio fortunate a vivere in un posto così bello! A Barolo ci vado spesso, anche solo per l'aperitivo, visto che da casa mia ci arrivo in quindici minuti. Devo dire che però sono stata una sola volta al WiMu, anni fa, e sarei curiosa di tornare: mi sembra un'ottima idea per una domenica autunnale!

  2. Noi le stiamo riscoprendo pian piano. Viviamo vicino ma non andiamo spesso in Langa e ora approfittiamo di qualche domenica per dedicarci ad uno o due paesi e ai suoi castelli.

  3. Da wine lover quale sono non posso che amare il Barolo. Ci sono annate davvero pazzesche.. ma non sono mai stata a provarlo di persona nelle langhe, ne tanto meno ho ancora avuto modo di visitare il castello…. Provvedo a chiedere una visita al mio "spacciatore" di vino, che ha contatti con tutte le aziende.

  4. Ho trascorso un week end bellissimo nelle Langhe lo scorso anno e siccome non avevo fatto in tempo a visitare il Museo del Vino, mi ero riproposta di tornare proprio a Barolo ma sai che non ho trovato posto? Mi resta la voglia di tornare per rivivere quei profumi e quei sapori che mi sono rimasti nel cuore

  5. E' una zona che mi ispira molto e che avrei voluto visitare proprio in questo periodo, so che l'ente del turismo locale ha promosso un'iniziativa lodevole per incentivare il turismo (vi erano dei pernottamenti omaggio tipo 3×2).

  6. Il nome Barolo mi ha subito fatto pensare al vino (anche se sono praticamente astemia); ma non sapevo che esistesse anche un paese con questo nome. Sembra molto carino, e visto che non abito molto distante, potrei anche decidere di farci una visita!

  7. Barolo è uno dei paesi delle Langhe più gettonati se non il più gettonato e non è così facile trovare posto, sia per mangiare che per visitare o pernottare. Troverai sicuramente una nuova occasione.

  8. Il periodo è perfetto per un giro autunnale nelle langhe. Il Castello e il Museo sono molto interessanti, ma dopo la visita bisogna immediatamente fiondarsi in uno degli agriturismi o trattorie della zona per un tour culinario senza pari. Che maraviglia!

  9. Ci sono appena stata, giusto lo scorso week end! Barolo e tutte le Langhe sono veramente splendide, traggo spunto della tua indicazione anche per pranzare una prossima volta, io mi sono fermata a pranzo a Barbaresco, cucina super ovunque!

  10. Io non sono grande amante del vino ma devo dire che in questo periodo non faccio che sognare le Langhe! Su Instagram vedo solo foto di colline, calici e della famosa cappella del barolo super colorata. Spero di poter andare, se sarà così proverò La Cantinetta e i Tajarin (amo il brasato <3)

  11. Adoro i castelli e mi piace molto quando vengono valorizzati. Ottima idea quella del museo ma anche quella di lasciare un piano del castello con gli arredi originali per far rivivere un po' di storia.

  12. Si in effetti è stata una bella idea perché spesso alcuni luoghi vengono completamente spogliati per ospitare dei musei che non sempre c'entrano molto con il contesto del castello. In questo caso hanno adottato un valido compromesso.

  13. Grazie per questa guida super utile e super completa su Barolo! Mi piacerebbe esplorare un po' il basso Piemonte e chissà che non riesca a farlo già a novembre: devo solo convincere il mio compagno (e sperare, ovviamente, che non precipiti la situazione covid). In ogni caso mi appunto questo post: anche il museo del vino mi sembra un luogo molto interessante!

  14. Ma sai che io sono piemontese di origine, ma non ho mai visto queste zone così famose? Quanto mi piacerebbe visitarle. A fine dicembre avrei dovuto tornare su nelle mie zone, ma penso che annullerò tutto visto il periodo. Speriamo più avanti…

  15. Certo che quelle colline coltivate a vigneti son proprio un dipinto! Non sono mai stata in Piemonte e mi sarebbe piaciuto visitarlo prorio in autunno, ma ormai la vedo dura. Speriamo nel prossimo anno!

  16. Si quando guardi le Langhe sembra di esser davanti a un dipinto ed è una zona che merita di essere vista almeno una volta nella vita. Vedrai che riuscirai a rifarti il prossimo anno.

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