Capodanno in camper tra Provenza e Camargue

Camargue e Provenza in camper sono un connubio perfetto in ogni periodo dell’anno e perché non andarci anche a Capodanno? Cosa vedere e fare? Vi proponiamo un itinerario tra paesi e paesaggi che in inverno regalano un nuovo volto di sé.



Trascorrere il Capodanno in camper in Provenza e in Camargue può essere un’ottima idea e ora vi spieghiamo il perché.

Volevamo sfruttare il camper anche durante le vacanze Natalizie sperando in una temperatura più mite, rispetto a quella che abbiamo qui in Piemonte.
Per di più non avevamo molti giorni a disposizione.
Abbiamo pertanto deciso di andare alla scoperta di Provenza e Camargue in un periodo dell’anno un po’ insolito.

Vi diciamo fin da subito che, per chi come noi preferisce il campeggio, è consigliabile informarsi in anticipo su quali siano i camping aperti in questo periodo.
Si può comunque ripiegare su alcune aree di sosta che sono aperte tutto l’anno.

Nella zona che abbiamo scelto sono aperti il Camping Bagatelle di Avignone e il Camping La Brise di Saintes Maries de la Mer, che riapre appositamente per le festività natalizie.

Partendo da questi due punti base, abbiamo costruito un piccolo itinerario dal ritmo slow a contatto con la natura, villaggi ed esperienze adatte anche ai più piccoli.

Se siete curiosi e volete approfondire i luoghi da noi visitati e le attività fatte, non vi resta che proseguire nella lettura del nostro diario di viaggio natalizio tra Provenza e Camargue.


LUOGHI VISITATI: Museo Haribo, Uzes, L’Isle sur-la-Sorgue, Petit Village Provencale – Le Paradou, Les Saintes Maries de-la-Mer, Etang du Vaccares   

– 1 GIORNO: Bernezzo (CN) – Avignone (517 Km). Capodanno in Provenza e Camargue

Itinerario 1 Giorno

Di buon mattino partiamo da casa verso la prima tappa del nostro capodanno in Provenza e Camargue: il Camping Bagatelle di Avignone dove soggiorneremo per 3 notti.

Il Colle della Maddalena, che usiamo abitualmente per varcare il confine, d’inverno è quasi sempre chiuso e optiamo così per l’Autostrada Torino Savona. In ogni caso potete trovare tutte le informazioni dettagliate per varcare il confine con la Francia nel nostro articolo Valichi e Trafori alpini

In prossimità di Frejus – Saint Raphael lasciamo l’autostrada e ci immettiamo sulla DN7 che ci condurrà fino ad Avignone.
La strada è piuttosto scorrevole ed attraversa i vigneti della Provenza regalandoci panorami magnifici e consentendoci di ridurre il costo dei pedaggi senza dover allungare troppo i tempi di percorrenza. 

Le strade della Provenza in inverno

Anche il tempo, man mano che ci avviciniamo a destinazione, migliora e nel primo pomeriggio raggiungiamo Avignone ed il suo Camping.

Seppur in città siano presenti anche aree sosta, noi per maggior sicurezza preferiamo d’abitudine optare per il campeggio.
Trovate tutte le indicazioni nel nostro articolo dettagliato su Avignone in camper: cosa vedere nella città dei Papi.

– 2 GIORNO: Avignone – Museo Bonbon Haribo – Uzes – Avignone (79 Km)

Itinerario 2 Giorno

Questo secondo giorno del nostro capodanno in Provenza e Camargue lo dedichiamo alle dolcezze.
Ci dirigiamo al Museo de Bon Bon Haribo posto poco prima della cittadina di Uzès.   

Fuori dalla struttura è presente un ampio parcheggio con sezione riservata ai camper, che possono sostare gratuitamente durante gli orari di apertura.

Tariffe museo Haribo (aggiornamento al 2024):
– € 12,00 adulti
– € 10,00 bambini 5-15 anni
Ogni pagante ha diritto ad un sacchetto di caramelle più un gettone da utilizzare allo Spazio Espositivo 4.

Orari apertura (chiuso 01/01 e 25/12):
– tutto l’anno tranne luglio e agosto, da martedì a domenica 10:00-19:00
– luglio tutti i giorni 10.00-19:00
– agosto tutti i giorni 10:00-20:00

Per aggiornamenti su orari e tariffe potete consultare il sito ufficiale: https://www.museeharibo.fr/

Entrata al Museo dei Bon Bon Haribo di Uzes

Il Museo, aperto dal 1996, consente di scoprire la storia del celebre marchio Haribo, offrendo uno spaccato sulla fabbricazione e distribuzione dei confetti dalla sua creazione ai giorni nostri e si articola su 4 spazi espositivi.

Il primo spazio è dedicato alla storia della fabbricazione: nacque tutto dalla liquirizia.

L’industria di liquirizia di Uzès viene aperta nel 1862 grazie ad Henry Lafont.
Qualche anno più tardi si instaura un rapporto con la marca ZAN che sarà l’inizio della storia di Haribo. 

Qui è possibile vedere alcune macchine che venivano usate nella produzione, nonché ricostruzioni con manichini della creazione dei confetti nei tempi passati.

Macchine per caramelle esposte al Museo Haribo di Uzes

Il secondo spazio è dedicato alla pubblicità e a come essa si è evoluta negli anni, fino a comparire nel 1962 per la prima volta sulla televisione tedesca. 

Nelle bacheche si possono trovare oggetti dell’epoca, e i vari tipi di confezionamenti dei prodotti.

La seconda sala espositiva del Museo Haribo

Il terzo spazio espositivo è dedicato alla materia prima e a come lo zucchero, l’ingrediente principale di ogni confetto, può assumere caratteristiche differenti a seconda del suo impiego e miscela con altri elementi.

Nel quarto e ultimo spazio troviamo alcune macchine che ci riservano piacevoli sorprese.
Grazie ai gettoni consegnatici alla reception, è possibile ottenere degli ulteriori sacchetti omaggio di caramelle. 

Sotto i nostri occhi vediamo come avviene l’insacchettamento: si parte da una bobina di pellicola elettrosaldata da cui vengono creati dei sacchetti riempiti da 30 gr. di bon bon.

Successivamente ogni sacchetto viene sigillato e tagliato, fino ad arrivare nelle nostre mani.

La Sala espositiva 4 del Museo Haribo

Dal museo si raggiunge la boutique dove è possibile acquistare ogni genere di caramella Haribo, nonché altri gadget come barattoli e magliette. 

Impossibile resistere e non fare qualche “dolce acquisto” prima di ripartire per la visita di Uzes.

Troviamo un  ampio parcheggio gratuito e segnalato, ideale anche per la sosta dei camper, subito prima del centro ed in prossimità dello Stade du Refuge. 

Il centro è a circa 10 minuti di cammino.

Portici del centro storico di Uzes

CAPODANNO IN PROVENZA E CAMARGUE: UZES

Uzès è una graziosa cittadina situata nel dipartimento del Gard, incorniciata da vigneti che rendono il paesaggio circostante estremamente pittoresco. 

E’ stata in origine una piccola fortificazione Gallo-Romana vedendo in seguito la presenza di comunità ebraiche e catare.

Il suo cuore medievale è un intersecarsi di stradine e viottoli tortuosi che raccolgono nel suo centro il Castello Ducale (Le Duché). 

Le torri medievali sono uno degli aspetti che la caratterizza: ricordiamo la Tour Fenestrelle, unico esempio di torre campanaria a pianta rotonda, la Bermonde che appartiene al castello, la Torre del Vescovo e la Torre Reale

Le belle vie del centro di Uzes

Le Duché appare immediatamente in tutto il suo fascino, sembra una gemma perfettamente incastonata al centro di un gioiello.

I tetti delle torri riprendono lo stemma nobiliare donando ulteriore impatto al complesso.

Tuttavia, ci limitiamo ad osservarne l’esterno ed il cortile anche complice un biglietto di ingresso un po’ eccessivo a nostro parere.

Castello di Uzès e cortile interno
Castello ducale di Uzes

Passeggiando per il centro raggiungiamo un altro fiore all’occhiello di Uzes, Place Aux Erbes la bella piazza porticata, su cui si affacciano edifici in pietra chiara, con persiane in tinte pastello.
Qui ogni mercoledì e sabato mattina si tiene il mercato cittadino dove le bancarelle offrono prodotti artigianali e del territorio.

Piazza delle Erbe è la bella piazza porticata di Uzes

Prima di lasciare la cittadina, trascorriamo ancora qualche tempo vagando senza meta tra le viuzze del paese.
E’ un vero piacere per gli occhi, che possono scorgere ad ogni angolo incantevoli botteghe e negozietti di tipico stile provenzale.

Sulla via del ritorno di fronte a noi si erge la Cathedrale Saint-Theodorit.

La cittadina è stata una piacevole ed inaspettata sorpresa; un luogo a cui dedicare una mezza giornata perdendosi semplicemente tra i suoi vicoletti.

– 3 GIORNO: Avignone – L’Isle sur-la-Sorgue – Avignone (56 Km)

Itinerario 3 Giorno

La giornata appare da subito limpida seppur ventosa e sensibilmente più fredda rispetto ai giorni precedenti.

Decidiamo comunque di andare a visitare il paese di Isle sur-la-Sorgue di cui avevamo sempre sentito parlare in modo positivo.

Vicino alla Stazione, in uno spazio misto ma sufficientemente ampio, è possibile sostare gratuitamente con il camper anche di notte

Da qui il centro è raggiungibile in 5 minuti di cammino.

Vista sul fiume Sorgue

L’Isle-sur-la-Sorgue è una cittadina abbracciata dal fiume Sorgue, da cui deriva il nome, utilizzato in passato come mezzo di difesa nonché fonte di approvvigionamento idrico e di cibo.

La vicinanza del fiume ha portato alla creazione di numerosi mulini che sono una delle caratteristiche di questo borgo.

Anticamente la città ha fatto parte per alcuni secoli di una regione dipendente direttamente dallo Stato Pontificio (Comtat Venaissin) prima di tornare sotto il controllo francese con la Rivoluzione.

Situata nel dipartimento della Vaucluse, viene attraversata da numerosi canali tanto da farle prendere l’appellativo di Venezia della Provenza. 

I tanti canali che scorrono nella cittadina

L’Isle sur-la-Sorgue è inoltre famosa per l’essersi specializzata nel mercato del brocante (oggetti usati), ospitando due enormi mercati annuali che la rendono, per quei giorni,

A far da cornice a quella che è definita la capitale Europea dell’usato ci sono mercati domenicali, in grado di attirare anch’essi numerosi turisti.

Il giovedì mattina invece si tiene il mercato dei prodotti tipici che rallegra le vie cittadine con le sue bancarelle colorate ed i profumi di formaggi e salumi.

Banco gastronomico del mercato settimanale

Passeggiare tra i suoi vicoli, ricchi di negozietti, è un’esperienza rilassante che permette di immergersi in uno dei tanti tipici paesi provenzali dove la tranquillità regna sovrana.

Colorato salon de The nel centro città

Degna di nota è la Collegiale di Notre Dame des Anges in parte ricostruita nel XVII secolo.
L’aspetto più caratteristico è invece dato dalle ruote idrauliche dei mulini, alcune di esse ancora visibili lungo i canali della cittadina. 

L’ufficio turistico offre una pianta della città in cui è possibile percorrere appunto la VIA DEI MULINI.

Un altra pala del mulino che gira nel villaggio

La giornata fredda e ventosa ci fa optare per il rientro in camper senza riuscire a percorrere per intero il cammino dei mulini.
Ci ripromettiamo di tornare in stagione più adatta, quando anche la presenza dei dehors, lungo i canali, rende piena giustizia alla bellezza del luogo.

– 4 GIORNO: Avignone – Le Paradou – Les Saintes Maries de-la-Mer (93 Km)

Itinerario 4 Giorno

Lasciamo di buon mattino Avignone per affrontare la seconda parte del nostro capodanno in Provenza e Camargue che avrà come base Les Saintes Maries de-la-Mer.

Ci dirigiamo verso la prima tappa della giornata La Petit Provence un’esposizione dei famosi e meravigliosi Presepi Provenzali, situata nel piccolo borgo di Le Paradou.

Questi presepi sono delle vere e proprie riproduzioni di villaggi Provenzali formati dalle conosciutissime statuine chiamate Santons.

Il piccolo villaggio provenzale di Santons a Le Paradou

Tariffe (aggiornamento anno 2024):
– € 10,00 adulti
– € 5,50 bambini 6-11 anni

Orari apertura:
10:00-12:30 e 14:00-18:00/19:00 in base alle stagioni
Potete consultare il sito ufficiale per aggiornamenti orari e tariffe: http://www.lapetiteprovenceduparadou.com/

Il Museo dispone di ampio piazzale adatto al parcheggio anche dei camper.

Il museo presenta un vero villaggio Provenzale animato da oltre 400 santons in scala 1/6 in uno spazio espositivo di 500 mq.

I migliori creatori di Santons hanno impiegato più di 8000 ore di lavoro per realizzare i 32 edifici e questo intero mondo in miniatura.

Gli splendidi Santons di Le Paradou
Le scene rappresentate a Le Paradou

Restiamo semplicemente a bocca aperta tanta è la bellezza e accuratezza di queste riproduzioni.
Nulla è lasciato al caso: veniamo catapultati in questo fiabesco villaggio, per qualche attimo siamo fuori dal tempo, in un mondo fantastico che sembra animarsi.

Scena di vita al Petit Village Provencale di Le Paradou


Ancora incantati terminiamo la visita del museo accedendo alla boutique dove è possibile effettuare qualche acquisto.
Vorremmo portarci via tutto il negozio ma ci limitiamo ad acquistare la riproduzione di un bellissimo mulino a vento che andrà ad incrementare la nostra collezione di casette ed edifici tipici.

Seppure il biglietto di ingresso possa risultare un tantino elevato possiamo dire che ne è valsa davvero la pena.

Ritorniamo al nostro camper e partiamo alla volta di Saintes Maries de-la-Mer ed il suo Camping La Brise.

CAPODANNO IN PROVENZA E CAMARGUE: LES SAINTES MARIES DE LA MER

La strada D570 che da Arles conduce a Saintes Maries de-la-Mer fa immergere fin da subito il visitatore nella vera Camargue, offrendo panorami selvaggi ed incredibilmente pittoreschi.

Non è difficile scorgere ai lati delle strade, cavalli bianchi, tori neri e fenicotteri.

Cavallo Bianco della Camargue

Lungo la via è inoltre possibile trovare ristoranti, residence e maneggi che tra le altre attività propongono passeggiate a cavallo o in 4×4 alla scoperta della Camargue.

Arriviamo in campeggio poco prima di pranzo e ci sistemiamo in un ampia piazzola. 

Il Camping La Brise è molto grande quindi non è necessario prenotare perché si trova solitamente sempre posto, dispone di blocchi igienici al chiuso, piscine estive, e area bar e negozietto generi di prima necessità aperti in alta stagione; la sua comodità inoltre è data dall’essere a pochi minuti a piedi dal centro.

Segnaliamo che in città sono presenti anche aree sosta camper e vari parcheggi.

Il simbolo della Camargue

Nel tardo pomeriggio decidiamo di fare una prima esplorazione del paese che già conosciamo avendolo visitato in passato.

Imbocchiamo il lungomare che conduce al centro e che ci offre degli scorci di rara bellezza e romanticismo. 

Splendido scorcio sul lungomare di Saintes Maries de la Mer

Passeggiamo, senza una meta precisa, per le vie del paese affollate di turisti venuti per le festività e assistiamo ad una simpatica sfilata di un gruppo in costume che, con musica vivace, rallegra l’atmosfera.

Eventi in programmazione durante il capodanno di Saintes Maries de la Mer

Si alza il vento e decidiamo di rientrare in camper per la cena.

– 5 GIORNO: Saintes Maries de-la-Mer

Questa giornata la dedichiamo al relax e alla visita della cittadina.

La capitale indiscussa della Camargue è considerata Saintes Maries de la Mer

Saintes Maries de la Mer è considerata la capitale della Camargue e si adagia sul delta del Petit Rhone (il ramo del Rodano che si dirige verso Sud-Ovest).

E’ quasi completamente circondata dall’acqua e nonostante sia una piccola cittadina è il punto turistico di riferimento per chi vuole visitare queste zone, ricca di negozietti e locali tipici. 

L’edificio più importante è sicuramente la Chiesa fortificata di Saintes Maries de-la-Mer.

La sua realizzazione risale al IX Secolo quando viene costruita su un precedente edificio del VI secolo, ma solo successivamente è stata fortificata per difenderla dai predoni; nel XV secolo assunme l’attuale nome divenendo un importante santuario.

Ancora oggi è meta di pellegrinaggio dei Gitani che vengono a venerare la loro Santa: la serva Sara la Nera, arrivata in questi luoghi insieme alle “Marie” Maria Salome e Maria Jacobé.

Il tetto ed il Campanile della Chiesa di Les Saintes Maries de la Mer

All’interno ammiriamo il tipico presepe provenzale fatto con i Santons e scendiamo nella cripta dove si trova la statua di Santa Sara.

Il presepe con i Santons nella chiesa di Les Saintes Maries de la Mer

Al lato della chiesa è possibile salire sul tetto ed avere una visuale a 360° sulla città ed il territorio circostante.

L’accesso al tetto avviene da ingresso separato al costo di € 3,00.

Durante l’inverno gli orari di accesso sono ridotti e quando visitiamo la chiesa l’accesso al tetto è chiuso.

Tra i vicoli della cittadina, altro edificio degno di nota è il Museo Baroncelli che espone oggetti della cultura contadina.

Passeggiamo per il paese facendo qualche acquisto tra i tanti negozi di prodotti tipici che spaziano dagli articoli per la casa a prodotti enogastronomici (sale e riso della Camargue, vini provenzali, salumi di toro, pesti e salse…).

Prodotti esposti in un negozio tipico di Les Saintes Maries de la Mer

Caratteristiche di queste zone sono le casette bianche dalle persiane colorate che si armonizzano perfettamente con il territorio.

Le bianche casette di Les Saintes Maries de la Mer

La piazzetta adiacente alla chiesa, ospita per queste festività un piccolo mercatino di Natale che propone oggetti artistici e il classico vin brulé.

Bancarella dei Mercatini natalizi di Les Saintes Maries de la Mer


Vicino al mare si trova infine una grande arena in cui si tengono durante l’anno le corride secondo lo stile della Camargue. Nel periodo Natalizio è invece stata adibita a piccola arca di Noè con esposizione di animali tra i quali cavalli, pony e oche.

L'interno dell'Arena di Les Saintes Maries de la Mer

La Place de Gitan, adiacente al Municipio, offre due spettacoli equestri giornalieri gratuiti dove è possibile osservare splendidi cavalli alle prese con esibizioni di vario genere.

Anche in questa giornata gruppi in costume variopinto, allietano la città con le musiche allegre e coinvolgenti.

Spettacoli cittadini in occasione delle festività di capodanno

Per pranzo decidiamo di fermarci in uno dei tanti locali tipici del posto; la nostra scelta ricade su Le Rouget che si rivela degno delle nostre aspettative e che ci offre ottime cozze ed uno squisito filetto di toro.

Dopo un po’ di relax nel tardo pomeriggio torniamo in centro dove è previsto l’Abrivado con le fiaccole, una sfilata di mandriani sui tipici cavalli bianchi, che conducono i tori lungo le vie del paese.

L'abrivado in occasione del Capodanno a Les Saintes Maries de la Mer

Saintes Maries de la Mer, alle luci della sera, appare ancora più incantevole: la chiesa assume un fascino del tutto particolare e romantico.
Se volete approfondire la conoscenza di questa località potete leggere il nostro articolo dettagliato Camargue in camper: Saintes Maries de la Mer.

– 6 GIORNO: Saintes Maries de-la-Mer- Etang de Vaccares – verso Salin de Giraud – Saintes Maries de-la-Mer (116 Km). Capodanno in Provenza e Camargue

Itinerario 6 Giorno

La mattina dell’ultimo dell’anno, dopo la colazione, decidiamo di effettuare con il camper un giro panoramico della Camargue, addentrandoci fino alla periferia di Salin de Giraud per poi ritornare indietro.

Meta alternativa è sicuramente il bel Parc Ornitologique du Pont du Gau (3 Km prima di Saintes Maries de la Mer) che prevede due percorsi pedonali rispettivamente da 3 e 7 Km.

Partendo dal campeggio, imbocchiamo la D85A che si immette nuovamente alla D570 nei pressi di PIOCH BADET e successivamente sulla D37 e quindi D36B che costeggia l’Etang de Vaccares fino alla periferia di Salin de Giraud.

Il paesaggio è a dir poco spettacolare e selvaggio e non è difficile scorgere tori, cavalli, fenicotteri ed altri volatili.

La strada, seppur si addentri in zone paludose, è perfettamente percorribile ed agevole e presenta, qua e là, spiazzi in cui sostare per fotografare ed osservare la fauna.

I cavalli Camargue nel tipico paesaggio
Tori neri lungo le strade della Camargue
Il tipico territorio camarghese

L’area che costeggia l‘Etang de Vaccares è la più scenografica: un silenzio quasi irreale fa da contorno a viste mozzafiato che dividono lo sguardo tra il blu del cielo e l’azzurro dell’acqua.

Non ci si stanca di fotografare, cercando di catturare al meglio quello che il panorama ci regala ma ben consci che sarà difficile trasmettere le emozioni che proviamo.

Un fenicottero nuota nell'Etang de Vaccares
Vari volatili ospiti dell'Etang de Vaccares
Splendido panorama sull'Etang de Vaccares


Quando siamo in prossimità del villaggio di Salin de Giraud, ci immettiamo sulla D36 per rientrare al campeggio.

Le bellezze della Camargue non terminano mostrandoci l’aspetto più rurale tra cui le sue casette tipiche in tetto di paglia.

Una delle abitazioni tipiche camarghesi

Ritorniamo alla base e dopo aver lasciato il camper in campeggio ci regaliamo nuovamente un altro pranzo al Le Rouget con l’intenzione di provare nuove specialità. 

Alle 19:00 presso il Municipio sono previsti i fuochi d’artificio per festeggiare il nuovo anno.

Queste zone promuovono i festeggiamenti durante la giornata piuttosto che allo scoccare della mezzanotte.

Fortunatamente arriviamo con un po’ di anticipo, in breve tempo la piazza e la via adiacente si riempiono di persone.

Per circa venti minuti vengono lanciati fuochi d’artificio a suon di musica con proiezione di luci sulla facciata del Municipio; lo spettacolo è decisamente coinvolgente e dopo qualche titubanza iniziale è apprezzato anche da nostro figlio.

Municipio durante capodanno a Les Saintes Maries de la Mer
Fuochi artificiali di capodanno in Camargue

A conclusione dello spettacolo, il sindaco offre presso l’Arena, un aperitivo con flute di champagne a tutti i cittadini; un modo simpatico per augurare a tutti un Buon Anno. 

– 7 GIORNO: Saintes Maries de-la-Mer – Bernezzo (414 Km). Capodanno in Provenza e Camargue

Itinerario 7 Giorno

La mattina, di buon’ora, seppure a malincuore salutiamo Saintes Maries de la Mer e ripartiamo verso casa.
Il nostro capodanno in Provenza e Camargue si è concluso e ci diamo appuntamento al prossimo viaggio, portando con noi tutte le emozioni che questa vacanza ha saputo regalarci.

Percorriamo il tratto verso Arles rubando gli ultimi panorami Camarguesi da cartolina.

Panorama del territorio camarguese

Il giorno dopo si lavora e, volendo arrivare a casa il prima possibile, questa volta facciamo tutta autostrada fino a Ventimiglia per poi optare per il Colle di Tenda che ci permette di ridurre di un centinaio di chilometri il tragitto.

Questo viaggio ci ha permesso di unire il relax alla visita di  luoghi che ancora non conoscevamo e che ci hanno sorpreso in positivo.
Abbiamo poi scoperto una Provenza e una Camargue sotto vesti invernali.

I colori pastello che avvolgono la Regione danno l’impressione di luoghi senza tempo, romantici e delicati, mai eccessivi ed in grado di infondere tranquillità e pace.  

Noi di ViaggiamoHG in camargue per il capodanno

Il Natale in Provenza e Camargue

Per tradizione il Natale in Provenza dura dal 4 dicembre Santa Barbara al 2 febbraio la Candelora, quando si disfa il presepe.

Tuttavia non aspettatevi di trovare l’atmosfera “fiabesca” dell’Alsazia, ma allestimenti più sobri e meno appariscenti.

I Presepi con i Santon vanno ad allietare ogni paese.
L’aspetto culinario è caratterizzato da:

– cenone della Vigilia “gros souper” pasto magro ma abbondante:

– i 13 dessert;

– la Galette de Rois dolce tradizionale dell’Epifania, a base di sfoglia e frangipane, con all’interno una fava che porterà fortuna a chi la troverà nella sua fetta.

I SANTONS

I Santons, ossia piccoli Santi, sono statuine in argilla emblematiche della Provenza decorate e abbigliate con un’accuratezza incredibile e inserite in ambientazioni dove non manca davvero nulla: case, animali, oggetti. 

I formati solitamente sono 3: il santon Pulce alto da 1 a 3 cm., il santon tradizionale alto quanto un pollice e il santon grande alto dai 18 ai 20 cm.

Ogni artigiano o santonnier crea alcune figure ispirandosi alla tradizione e in ogni presepe degno di nota si troveranno almeno 50 personaggi ben noti.

Tradizione di Provenza: I Santons

I 13 DESSERT

I 13 dessert, che rappresentano Gesù e i 12 apostoli, sono serviti alla Vigilia dopo il Gros Souper e, secondo tradizione, dovranno essere assaggiati, accompagnati da Vin Brulée, da ogni commensale come simbolo di buon augurio per l’anno venturo.

Alla base dei 13 dessert ci sono 4 prodotti rappresentanti 4 mendicanti dei diversi ordini religiosi cattolici che han fatto voto di povertà più altri dolci in base alla zona:
– uva passa per i Domenicani;
– noci e nocciole per gli Agostiniani;
– mandorle per i Carmelitani;
– fichi secchi per i Francescani.

Provenza - i tradizionali 13 Dessert di Natale

Indirizzi Utili

DORMIRE
– Camping Bagatelle, Allée Antoine Pinay 25 – AVIGNONE (GPS 43.953532, 4.798656) Tel. +33 4 90 86 30 39

– Camping La Brise, Rue Marcel Carrière – 13460 SAINTES MARIES DE LA MER (GPS 43.455816, 4.436340) Tel. +33 4 90 97 84 67

MANGIARE
– Le Rouget, Avenue Frédéric Mistral 13 – 13460 SAINTES MARIES DE LA MER (GPS 43.451367, 4.426514)

SOSTARE
– Parcheggio de l’Escalette Uzes, Route de l’Escalette – 30700 UZES (GPS 44.006758, 4.420092) FREE, Avenue Frédéric Mistral 13 – 13460 SAINTES MARIES DE LA MER (GPS 43.451367, 4.426514)
– Parcheggio L’Isle sur-la-Sorgue, Avenue Julien Guigue 10/A – L’ISLE SUR-LA-SORGUE (GPS 43.917789, 5.047170) FREE, Avenue Frédéric Mistral 13 – 13460 SAINTES MARIES DE LA MER (GPS 43.451367, 4.426514)

SHOPPING
– Haribo Musee du Bonbon, Pont des Charrettes – 30700 UZES (GPS 43.993276, 4.423037)

SITI UTILI
www.museeharibo.fr
http://www.saintesmaries.com/
http://www.lapetiteprovenceduparadou.com/


24 comments

  1. L'articolo è molto bello e comprensivo…. ma quello che mi ha colpito sono i 13 dessert. Non ne avevo mai sentito parlare e mi incuriosisce.

  2. Io anche prima di questo viaggio nel periodo Natalizio non ne avevo mai sentito parlare ed invece ho poi scoperto che è una tradizione che loro sentono particolarmente.

  3. Hai ragione, sono mete davvero meritevoli e sono talmente tanti i paesini che meritano che a noi ne mancano ancora parecchi, nonostante abbiamo già fatto vari viaggi in quelle zone.

  4. Che bella la Camargue! Noi siamo stati solo mezza giornata ad Avignone quando siamo stati in Provenza ma non abbiamo avuto tempo di andare oltre. E che bello che ci siete andati in camper! Chissà se prima o poi ne avremo uno anche noi…

  5. La Camargue e la Provenza sono zone bellissime sia se si ha il camper ma anche se le si vuole visitare lentamente con l'auto. L'offerta è vastissima tra luoghi naturalistici, paesini idilliaci, cittadine storiche…

  6. Conosco benissimo quelle zone… mi sento a casa in quei posti. leggere del tuo bellissimo itinerario mi ha commosso e riempito di nostalgia, se penso che esattamente a Pasqua dell'anno scorso ero alla fiera antiquaria dell'Ile sur la Sorgue… Quanto mi manca il cielo blu della Provenza, spero di riuscire a tornarci al più presto.

  7. Anche noi adoriamo quelle zone, sarà la vicinanza e sarà perché alcuni miei parenti abitano lì. Isle sur la Sorgue vorrei tanto vederla in primavera. Speriamo di tornarci presto.

  8. Sapevo dell'ossessione dei tedeschi per la Haribo ma non immaginavo che in Francia esistesse un museo simile! Che dire poi della Camargue, l'ho visitata nel 2017 e ancora oggi ne conservo uno splendido ricordo! Una bella idea per Capodanno!

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