Diario di viaggio in camper attraverso l’Alta Normandia, l’Alta Francia e il Belgio. Tre settimane alla scoperta di luoghi ricchi di storia e panorami mozzafiato con le indicazioni di cosa vedere, dove sostare e cosa fare.
Per questa vacanza avevamo nuovamente a disposizione tre settimane e, dopo aver lo scorso anno fatto un Tour della Bretagna in camper, abbiamo deciso di partire alla scoperta dell’Alta Normandia, Alta Francia e alcune cittadine del Belgio.
Le località prescelte racchiudono un mix di storia, bellezze naturali ed artistiche; prevalentemente sulla costa in Alta Normandia e Alta Francia e nell’entroterra in Belgio.
Accompagnati da un meteo clemente ci siamo ritrovati immersi in una molteplicità di sorprese e meraviglie che ci hanno regalato emozioni indimenticabili.
In questo diario vi racconteremo il nostro viaggio lungo poco più di 3000 Km., accompagnandovi tra cittadine francesi un po’ meno battute dal turismo di massa e tra le più belle cittadine belghe note in tutta Europa.
Vi segnaleremo dove abbiamo sostato, gli indirizzi di alcuni ristoranti tipici e vi forniremo alcune informazioni utili per organizzare il vostro itinerario.
LUOGHI VISITATI: Pierrefonds, Museo dell’Armistizio Compiegne, Gerberoy, Yport, Veules-Les-Roses, Dieppe, Le Treport, Mers Les Bains, Saint Valery sur Somme, Le Crotoy, Berck, Ambleteuse, Audinghen, Cap Gris Nez, Eperlecque, Bergues, Dunkerque, Gand, Bruges, Dinant, Dole.
PRIMA DI PARTIRE
ecco alcune attività che potete prenotare in anticipo direttamente dal link (la cancellazione è gratuita):– Biglietti salta fila Castello di Pierrefonds
– Tour panoramico di Bruges in Bus con audioguida italiana
– Biglietti Museo della Birra di Bruges
GUIDE PER PREPARARSI AL VIAGGIO
– Francia Settentrionale e Centrale: Lonely Planet
– Belgio e Lussemburgo: Lonely Planet
– Baie de Somme: Lonely Planet
– Guide Francia settentrionale
– Guide Belgio
- 1. Primo Giorno – Bernezzo/Argentera
- 2. Secondo Giorno – Argentera/Beaune
- 3. Terzo Giorno – Beaune/Pierrefonds
- 4. Quarto Giorno – Pierrefonds/Armistizio Compiegne/Gerberoy/Yport
- 5. Quinto Giorno – Yport
- 6. Sesto Giorno – Yport/Veules Le Roses
- 7. Settimo Giorno – Veules Les Roses/Dieppe/Le Treport
- 8. Ottavo Giorno – Le Treport/Mers Les Bains/Saint Valery sur Somme
- 9. Nono Giorno – Saint Valery sur Somme
- 10. Decimo Giorno – Saint Valery sur Somme/Berck
- 11. Undicesimo Giorno – Berck/Ambleteuse
- 12. Dodicesimo Giorno – Ambleteuse/Audinghen/Cap Gris Nez/Eperlecques/Bergues
- 13. Tredicesimo Giorno – Bergues/Dunkerque
- 14. Quattordicesimo Giorno – Dunkerque/Deinze
- 15. Quindicesimo Giorno – Deinze/Gand
- 16. Sedicesimo Giorno – Bruges
- 17. Diciassettesimo Giorno – Gand
- 18. Diciottesimo Giorno – Gand/Dinant
- 19. Diciannovesimo Giorno – Dinant/Dole
- 20. Ventesimo Giorno – Dole
- 21. Ventunesimo Giorno – Dole/Bernezzo
- 22. Indirizzi Utili
– 1° GIORNO: Bernezzo – Argentera (59 Km)
Anziché partire la domenica mattina, come inizialmente ipotizzato, decidiamo di anticipare alla sera precedente e portarci in prossimità del Colle della Maddalena per trascorrere la notte.
Questa strategia utilizzata già in passato ci permette di fare buona parte dei chilometri che ci separano dal confine con la Francia e la mattina successiva essere già pronti per la ripartenza.
Scegliamo per la notte l’ampio piazzale, che in alta stagione diventa area camper, presente presso gli impianti sciistici di Argentera (CN).
La sosta camper è a pagamento in alta stagione mentre l’abbiamo sempre trovata gratuita in altri periodi dell’anno.
Non dispone di servizi di C/S ma di qualche allaccio elettrico in prossimità dei pali della luce, di un parco giochi per bambini, tendone per mangiare al coperto e di un bar/ristorante nel complesso sciistico adiacente.
La cornice naturale della Valle Stura in cui siamo immersi è già di per sé un ottimo incentivo per il pernottamento, oltre alle temperature decisamente più miti rispetto a quelle che stiamo trovando quest’estate a quote più basse.
– 2° GIORNO: Argentera (CN) – Beaune (475 Km)
Dopo aver riposato finalmente al fresco partiamo ufficialmente per la nostra vacanza che avrà come prima tappa la cittadina di Beaune, già conosciuta durante il nostro precedente Viaggio in Normandia tra i luoghi dello sbarco.
Siamo molto vicini al Colle della Maddalena e quindi al confine con la Francia ed è una delle strade che, per comodità e bellezza preferiamo.
Potete però trovare tutte le altre opportunità di passaggio in terra transalpina nel nostro articolo Valichi e Trafori verso l’Europa.
La strada, superato il Colle, conduce dapprima a Barcellonette e quindi verso il Lago di Serre Poncon; da qui seguiamo la direzione per Gap e successivamente La Mure.
Questa è la cossiddetta Route Napoleon, strada di passaggio del noto condottiero per raggiungere Parigi.
Nei pressi della cittadina di Laffrey si può scorgere il luogo dell’incontro tra Napoleone e il 5° Reggimento della Linea, contraddistinto da una sua statua e da alcune installazioni
Raggiungiamo Beaune e il Campeggio Le Cents Vignes che è pomeriggio ma visto il gran caldo decidiamo di riposarci in piazzola e recuperare un po’ le energie perse nel viaggio.
In fin dei conti la splendida città della Borgogna la conosciamo già e ci torneremo sicuramente in futuro con temperature più miti.
Potete però approfondirne la storia e scoprire cosa vedere e fare nel nostro articolo Visitare Beaune in camper.
Il camping Les Cents Vignes dispone di ampie piazzole, un’ottima posizione comoda per raggiungere a piedi il centro, un ristorante e buoni blocchi sanitari.

– 3° GIORNO: Beaune – Pierrefonds (445 Km)
Lasciamo Beaune la mattina relativamente presto perché, anche in questa giornata, ci aspettano parecchi chilometri da percorrere.
La meta che raggiungeremo è quella di Pierrefonds, una graziosa cittadina dell’Alta Francia nota soprattutto per il suo imponente Castello associato a Viollet le Ducs.
Nel primo pomeriggio troviamo un posto libero presso il Camping Le Coeur de la Foret, un pittoresco campeggio che propone anche bungalow insoliti che sembrano direttamente usciti da un libro di racconti per bambini.
Il campeggio, immerso nel verde della foresta circostante di Compiegne, dispone di ampie piazzole ed è a cinque minuti a piedi dal centro del villaggio.

Ci incamminiamo successivamente per la visita di Pierrefonds che appare da subito come un piccolo borgo nel Dipartimento dell’Oise.
Da quasi ogni angolazione spicca il suo imponente castello che, attualmente in restauro, non ci permette di scattare foto degne di tanta bellezza.
La prima attività che non possiamo farci mancare, voluta espressamente da Tommy, è quella di un mini tour in pedalò nel laghetto di Pierrefonds che si integra perfettamente nel contesto agreste del luogo, avvolto dalla Foresta di Compiegne.
Dal lago possiamo apprezzare la vista sul castello, sul borgo e sulle splendide ville che vi si affacciano e compaiono a tratti tra gli alberi.

Concluso il giro in pedalò passeggiamo per il piccolo centro fino al Castello che però, con nostro dispiacere troviamo già chiuso in quanto gli ultimi accessi sono permessi fino ad un’ora prima della chiusura.
Questa imponente struttura medievale risale al XII secolo anche se viene ricostruita quasi due secoli dopo su volere di Luigi Duca di Orleans.
Assediato nel 1617 dalle truppe di Richelieu viene quasi distrutto e rimarrà in rovina fino al XIX secolo quando, dopo una visita di Napoleone Bonaparte, sarà restaurato da Viollet le Duc, uno dei più noti architetti Francesi.
Leggenda narra che uno dei castellani di Pierrefonds sia stato Porthos uno dei Moschettieri.
In epoca attuale è invece stata la location della serie della BBC Merlin.
La nostra visita è però solo rimandata, ritorneremo sicuramente in futuro.
Se voi avete intenzione di programmarne il tour, potete acquistare i biglietti in loco ma anche in anticipo direttamente CLICCANDO QUI.
Ecco alcune informazioni pratiche per la visita, ma ricordate che la biglietteria chiude un’ora prima dell’orario di chiusura.
Orari (chiuso 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre):
– dal 2 maggio al 4 settembre: 9:30-18:00
– dal 5 settembre al 30 aprile: 10:00-17:30
Chiusura del parco 17:15Tariffe Castello Pierrefonds (aggiornamento anno 2024):
– € 9,00 interi
– gratuito -18 anniPer orari e tariffe aggiornate potete consultare il sito ufficiale https://www.chateau-pierrefonds.fr/

Passeggiamo ancora un po’ per il piccolo centro della cittadina prima di rientrare in campeggio.
– 4° GIORNO: Pierrefonds – Armistizio Compiegne – Gerberoy – Yport (243 Km)
Sono solo 15 i Km. che ci separano dalla prima tappa di giornata: il Museo Memoriale dell’Armistizio di Compiegne.
Situato nella Foresta di Compiegne e più precisamente nella radura di Rethondes, si trova un luogo unico dove sono stati firmati ben due armistizi.
Il primo armistizio è stato siglato nel 1918 mettendo fine alla Prima Guerra Mondiale mentre il secondo, nel 1940, è stato voluto da Hitler e ha sancito la momentanea capitolazione della Francia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Durante la visita è possibile vedere il giardino della memoria, un piazzale con una lastra commemorativa, la Statua del Maresciallo Foch e il Museo con all’interno la riproduzione del Vagone nel quale è stato firmato il primo armistizio.
Nell’ampio parcheggio del sito è possibile parcheggiare anche il camper ed è gratuito.
Tariffe Museo dell’Armistizio (aggiornamento anno 2024):
– € 8,00 interi
– € 6,00 ragazzi 7-18 anniOrari (chiuso a gennaio):
– dal 1 aprile al 30 settembre: 10:00-18:00
– dal 1 ottobre al 31 marzo: 10:00-17:30 chiuso il martedì
Ultima entrata 45 minuti prima della chiusuraPer orari e tariffe aggiornate potete consultare il sito ufficiale http://www.musee-armistice-14-18.fr/
Arriviamo proprio per l’apertura ma ci comunicano che manca la luce e quindi è possibile la visita, che per ovvie ragioni sarà in parte limitata, ma in modo gratuito.
La prima sala è anche quella più famosa e contiene la ricostruzione del vagone che nel 1918 ha visto la firma del primo armistizio: lungo 20 mt. è allestito internamente come all’epoca e presenta sul fronte le bandiere delle nazioni partecipanti al conflitto.
Il Maresciallo Foch, per evitare ulteriori umiliazioni ai tedeschi, decide che il luogo ideale per l’incontro poteva essere una località isolata ma non lontana da Parigi.
Fuori da occhi indiscreti si è così optato per un treno che avrebbe raggiunto la radura di Rethondes.
All’interno del Museo ulteriori sale espongono oggetti, documenti e foto relativi sia alla Prima che alla Seconda Guerra Mondiale.
Lo stesso luogo è stato infatti scelto da Hitler nel 1940 per la sigla della capitolazione francese.

Merita un po’ di tempo anche l’esterno dove oltre alla Statua del Maresciallo Foch, si trovano la Lastra Sacra fatta con lo stesso marmo del monumento al Milite Ignoto, il Monumento agli Alsaziani della Lorena, il Giardino della Memoria in onore dei soldati morti dal 1870 ad oggi, un carrarmato ed alcuni cannoni, e un Monumento chiamato Patto di Pace.

Lasciamo Compiegne per raggiungere la seconda tappa di giornata: il villaggio di Gerberoy.
GERBEROY
Gerberoy si trova anch’esso nel Dipartimento dell’Oise nell’Alta Francia ed è classificato tra i “Più bei Villaggi di Francia”.
Inserito in un bucolico contesto rurale, tant’è che il suo nome deriva proprio dai covoni di grano, sembra essere direttamente uscito da un tempo passato.

Poco prima del paese ci sono le indicazioni per il parcheggio obbligatorio.
Questo è gratis ed è perfetto anche per i camper.
Noi lo troviamo in fase di bitumatura ma parcheggiamo lungo la strada a fianco.
Il paese rappresenta il tipico borgo del nord della Francia, con le sue pittoresche case a graticcio.
Sono proprio gli edifici a rappresentare la maggior parte della ricchezza storica di Gerberoy, essi risalgono al XV, XVII e XVIII secolo.
Degni di nota sono La Maison Aux Faience, una delle case più antiche, il Municipio con il Pozzo e il Mercato coperto, la Collegiale ma anche la Via Du Logis du Roy e l’acciottolata Via Henri de Sidaner.
Gerberoy è anche nota per le tante rose, le cui piante sono pigramente appoggiate alle facciate degli edifici.
Durante il periodo della loro fioritura immaginiamo che possa sprigionare ulteriormente il suo fascino così d’Antan.

Il piccolo centro storico ci permette di visitarlo in poco tempo ma, prima di ripartire, ci concediamo un tipico pranzo dell’Oise, con piatti tradizionali a base di formaggio locale.
Concluso l’ottimo pasto ci dirigiamo alla volta dell’ultima meta di giornata in cui abbiamo deciso di sostare per due notti.
La scelta iniziale era Etretat ma, complice il periodo di alta stagione e l’essere arrivati nel tardo pomeriggio, non riusciamo a trovare un posto libero, né al campeggio, né nelle due aree di sosta.
Ci muoviamo quindi verso il successivo paese di Yport; qui la fortuna ci assiste e troviamo una delle ultime piazzole al Camping Le Rivage.
YPORT
Abbiamo finalmente raggiunto l’Oceano Atlantico e il Canale della Manica, e Yport rappresenta perfettamente l’idea di borgo costiero della Normandia.
Posta a metà strada tra le più note Etretat e Fecamp, questa cittadina non ha però nulla da invidiare alle rivali, il piccolo e raccolto centro e le imponenti scogliere meritano il viaggio.

Il campeggio è direttamente sulla Falesia e ci regala una splendida vista ma è altrettanto comodo sia al centro che alla spiaggia, raggiungibili entrambi in pochi minuti da sentieri subito fuori il campeggio.
Per concludere la giornata ci accontentiamo di una passeggiata sulle falesie, subito a fianco del camping, da cui possiamo ammirare i resti di alcuni bunker della Seconda Guerra Mondiale e una splendida vista sull’oceano sottostante.

– 5° GIORNO: Yport
Raggiunta finalmente la costa, questa giornata non vedrà spostamenti ma ci godremo il clima rilassato di Yport, trascorrendo il tempo tra relax e passeggiate a ritmo slow.
Se cercate un luogo lontano dalla folla, presente nelle località più note, ma al contempo che riassuma tutte le caratteristiche di una cittadina dell’alta Normandia, allora questo è il posto che fa per voi.
Noi, dal canto nostro, ci dimentichiamo della frenesia e ci abbandoniamo ad un’atmosfera decisamente più easy, amplificata da un cielo grigio e caratterizzato da un po’ di foschia, abbastanza frequente in questa parte del nord della Francia.

Yport è un piccolo villaggio di pescatori che ha saputo attrarre personaggi di spicco del XIX secolo come Maupassant o Boudin.
Alle eleganti case borghesi, realizzate sull’onda della moda dei Bagni in Mare di quell’epoca, si alternano piccole casette di pescatori.
Sulla spiaggia, diligentemente allineate, sono ancora presenti le cabine bianche e azzurre che sono una delle tipicità sulla Costa d’Alabastro.

Merita una visita anche la Chiesa i cui interni richiamano il tema marino con modelli di barche e reti da pesca.

Trascorriamo la giornata rilassandoci, passeggiando per il piccolo centro e soffermandoci dalla spiaggia ad ammirare il panorama e la vita che lentamente vi si svolge attorno.
I locali che propongono menù a base di pesce non mancano e noi decidiamo di provare il Ristorante Le Petit Saint Pierre che con il suo dehor affacciato all’oceano ci delizia occhi e palato.
– 6° GIORNO: Yport – Veules-Les-Roses (48 Km)
Lasciamo Yport per dirigerci verso un altro splendido luogo della Costa d’Alabastro; stiamo parlando della cittadina di Veules-Les-Roses inserito tra “I Più Bei Villaggi di Francia“.
Il Camping Les Mouettes, in cui decidiamo di sostare, si trova nella parte alta del borgo e a pochi minuti a piedi dal centro.
Dispone anche di un’Area Sosta a fianco per cui bisogna comunque fare riferimento alla Reception del campeggio.
Usciti dal campeggio, dopo aver attraversato la strada principale, si percorre un sentiero che dalle falesie scende verso il centro storico.

Inutile dire che già a prima vista, con il panorama sulle scogliere e la vista sull’oceano, capiamo come anche questo borgo sia stato scelto e amato da artisti del calibro di Victor Hugo.
Ma ciò che lo rende davvero unico è il fatto di possedere un lungo mare d’incomparabile bellezza ed un raccolto nucleo che sembra essere uscito da un libro di fiabe: pittoresche casette, mulini, un fiumiciattolo che scorre tra abitazioni dai tetti in paglia e deliziosi viottoli.
Lo sapevate che a Veules-les-Roses scorre il fiume più corto di Francia?
Si chiama La Veules.
Il villaggio è tra i più antichi tra i Pays de Caux, è infatti risalente al IV secolo e il modo migliore per visitarlo, così come abbiamo fatto noi, è quello di seguire l’itinerario proposto sulla cartina reperibile all’Ufficio del Turismo o sul sito on-line.
Il nome deriva da “punto d’acqua” e con il tour, che attraversa la via centrale e conduce lungo viottoli fiancheggiati dal fiume, si possono superare ponticelli su cui si affacciano deliziose case normanne dai tetti in paglia e ammirare mulini.
Da non dimenticare come Veules Les Roses sia dal XVI secolo anche un importante porto di pesca mentre negli anni ha ricoperto un ruolo notevole nella tessitura del cotone e nella produzione dell’olio di colza.

Seppur Veules Les Roses sia di ridotte dimensioni e si visiti in poco tempo, il nostro consiglio e di concedervi almeno una mezza giornata così da godere appieno dell’atmosfera fiabesca che la contraddistingue.
Il luogo ideale per provare qualche piatto locale?
Noi l’abbiamo trovato nel Le P’tit Veulais, un piccolo ristorante lungo la centrale Rue Victor Hugo, che fa angolo con una via secondaria.
Ma attenzione non accetta prenotazioni e pertanto prima dell’apertura si formano velocemente lunghe file di avventori in attesa.
– 7° GIORNO: Veules Les Roses – Dieppe – Le Treport (60 Km)
La prima meta di giornata è Dieppe, città spesso snobbata negli itinerari classici e che invece si è rivelata un’autentica sorpresa.
Parcheggiamo nel quartiere di Le Pollet, nel piccolo piazzale della Chiesa di Notre Dame de Greves.
Il parcheggio ha pochi posti ma è gratuito e, a differenza dell’area lungo la strada in cui vige il divieto ai mezzi di altezza superiore ai 2 mt., qui non vediamo restrizioni.
Dieppe è stata la prima città di mare ed è nota per il suo porto peschereccio e commerciale nonché per l’importanza come città d’arte e storia.
Ogni due anni il cielo di Dieppe diventa il fulcro principale, si tiene infatti qui il Campionato Mondiale degli Acquiloni.
Raggiungiamo il porto dopo aver attraversato il Pont Colbert, il più antico ponte girevole al mondo, e il Pont Ango, un ponte levatoio risalente a metà del 1900.

Il Porto di Dieppe è uno dei simboli della città: qui vi sono ormeggiate centinaia di imbarcazioni mentre sul Quai Enri IV che lo affianca, i numerosi locali propongono la tradizionale cucina marinara, nella quale la capasanta svolge il ruolo di protagonista, essendo il principale prodotto pescato.
Dal porto ci immettiamo nelle vie centrali più interne dove spicca immediatamente l’imponente Eglise Saint Jacques, un capolavoro gotico francese.
La facciata è indubbiamente la parte più scenografica mentre degli interni è notevole il grande finestrone su uno dei lati.

Le vie del centro tra cui Rue de la Barre, Rue Saint Jacques e la Grand Rue sono frizzanti e animate.
Rispecchiano più quelle di una cittadina di medie dimensioni che di un villaggio, con un susseguirsi di negozi e bar, ma chiuse al traffico sono un piacevole modo di conoscere Dieppe.
Il Caffé des Tribunaux con il vicino pozzo, rappresenta uno dei locali più antichi.

Ritorniamo quindi verso il porto dove prendiamo il Trenino che ci permette di fare un tour più completo della città.
Durata del tour circa 45 min.
Orari : 11.30-14:00-15:00-16:00-17:00
Tariffe Trenino Turistico Dieppe (aggiornamento anno 2024):
– € 8,00 adulti
– € 4,00 bambini 3-10 anniI cani sono accettati e non pagano biglietto.
Per orari e tariffe aggiornate potete consultare il sito ufficiale https://train-touristique-dieppe.fr/
Passiamo per il lungomare e la grande spiaggia di ciottoli, tra le più lunghe della costa.
Risaliamo infine verso il Castello che, imponente, dall’alto sembra vigilare sull’intera cittadina.
Ricostruita nel XV secolo, oggi questa fortezza ospita un Museo con numerosi oggetti marini e una delle più grandi collezioni di avorio scolpito.
Dalla spianata del Castello il panorama è impressionante.

Concluso il giro sul Petit Train ritorniamo verso il camper, pronti a ripartire per la seconda e ultima tappa di giornata: Le Treport.
LE TREPORT
Le Treport è un’altra delle cittadine più note della Costa d’Alabastro ed è anche l’ultima, verso est, della Normandia.
Raggiungiamo l’Area Camper delle Falesie che è già affollata ma presenta fortunatamente ancora alcuni posti liberi.
Le Aree per la precisione sono due, ma hanno entrambe la medesima tariffa e sono accessibili attraverso una barra automatica.
I servizi di C/S sono presenti nella seconda area, prima della barra quindi utilizzabili anche senza sostare.
L’Area Sosta è in posizione spettacolare con vista sull’Oceano e le Falesie e in prossimità si trova la Funicolare gratuita, che conduce agevolmente al centro di Le Treport.
Il centro è di ridotte dimensioni e raccoglie tutte le caratteristiche tipiche di un villaggio costiero.
Mantiene un porto commerciale, uno di pesca e uno per imbarcazioni da diporto che lo rendono vivo tutto l’anno.
Le sue falesie, tra le più alte dell’intera costa di Alabastro, sono a dir poco spettacolari e il fiume Bresle che sfocia nell’Atlantico, ponendosi da confine tra Normandia e Alta Francia e dividendo di fatto Le Treport dalla cittadina di Mers Les Bains, completano quello che potrebbe essere un quadro d’autore.
La città inizia ad evolversi nell’anno mille e, a causa della sua posizione, sarà protagonista sia della Guerra dei Cent’anni che della Seconda Guerra Mondiale, ottenendo la Croce di Guerra.

Raggiunto il centro, dopo il breve tratto in funicolare, ci ritroviamo immersi in un atmosfera tipicamente marinara.
Dalle vie più interne che riservano alcune pittoresche facciate, tipiche delle abitazioni realizzate nel XIX secolo, ci spostiamo sul lungomare con la sua lunga spiaggia di ciottoli, il faro e una splendida vista sull’agglomerato di Le Treport, che si erge tra oceano e falesia, e sulla poco distante Mers Les Bains.
Meritano una menzione la Chiesa di Saint Jacques, conclusa nel XVI secolo su una precedente parrocchiale ormai crollata, il Museo della Vieux Treport e il Kahl-Bourg un bunker nella falesia che purtroppo non riusciamo a visitare, essendo aperto solo il weekend e il mercoledì previa prenotazione all’ufficio del Turismo.

Si è ormai fatta ora di cena e, prima di rientrare in camper, decidiamo di fermarci in uno dei tanti locali che offre Le Treport.
Anziché restare sul lungomare ci addentriamo verso l’interno e scegliamo il Ristorante Le Damali che propone cucina di mare ma anche Hamburger.
– 8° GIORNO: Le Treport – Mers Les Bains – Saint Valery sur Somme (30 Km)
La giornata di oggi non ci vedrà fare molti chilometri ma allo stesso tempo lasceremo la Normandia per proiettarci nella Regione dell’Alta Francia.
La prima tappa è solo al di là del fiume Bresle ed è la cittadina di Mers Les Bains nota per le sue colorate case.
E’ infatti proprio questa la ragione che ci porta a fare una piccola sosta nella cittadina balneare: osservare da vicino le facciate pittoresche che, fino ad oggi, avevamo visto solo in fotografia.
Sostiamo nel Parcheggio Pubblico, a pagamento orario, di Place du Marché comodo per raggiungere rapidamente il centro e il lungomare.
Mers Les Bains conosce una crescita incredibile a partire dal 1870 con la moda dei bagni di mare che portavano numerosi benefici alla salute; prima di allora era infatti solamente un piccolo villaggio di pescatori.
I primi turisti sono aristocratici e nobili che iniziano a far costruire le loro seconde case, una novità per l’epoca.
Questi edifici che vengono realizzati sul lungomare sono disegnati da architetti che danno sfogo a tutta la loro fantasia, elaborando ricchi e colorati decori.
In tipico stile Art Nouveau questo ricco patrimonio è ora salvaguardato dallo stato e i proprietari devono attenersi alle regole e limiti che sono stati fissati.
Inutile dire come il passeggiare tra queste case è come fare un autentico salto indietro nel tempo della Belle Epoque.
Difficile scegliere l’abitazione più originale, ed è forse il perfetto allineamento e l’originalità di ognuna che rende il contesto incredibile.

Lasciamo Mers Les Bains diretti verso la Baia della Somme, altra zona che da tempo volevamo visitare; la cittadina in cui pernotteremo è Saint-Valery sur Somme.
SAINT VALERY SUR SOMME
Raggiunta la Baia della Somme seguiamo le indicazioni per Pointe du Hourdel, una bella punta panoramica con vista sulla baia.
Purtroppo raggiunto il piccolo abitato scopriamo che vige il divieto di sosta camper e il punto più vicino, in cui è possibile parcheggiare, dista oltre 3 Km.
Decidiamo pertanto di rinunciare e dirigerci direttamente a Saint Valery sur Somme al Campeggio Le Walric, prenotato in precedenza.
In questa zona ci sono tante esperienze da fare ed è per questo che pernotteremo due notti.
Il campeggio Le Walric si trova a circa 10/15 minuti a piedi sia dal centro che dal Porto de la Plaisance, è dotato di bar, piscina e aree sportive.
Non distante è possibile, inoltre, prendere la navetta gratuita messa a disposizione dal comune per la stagione estiva.
Nel pomeriggio andiamo alla scoperta della deliziosa cittadina provando la Navetta che ferma a circa 300 mt. dal campeggio.
Saint-Valery sur Somme si trova nel cuore della Baia della Somme e si affaccia sulla cittadina di Le Crotoy.
La sua posizione particolarmente favorevole all’insediamento umano la rende una città antica, con rilevamenti preistorici e un’appurata occupazione Gallica dal V secolo.
La città racchiude al suo interno più sfaccettature tutte da scoprire: da un lato il suo animo di città balneare con il Porto della Plaisance e il naturale proseguimento lungo la diga-passeggiata; dall’altro il quartiere dei marinai con i viottoli in pendenza e infine il quartiere medievale.

La nostra visita inizia proprio dalla passeggiata che costeggia la diga e che permette una visita a 180° sulla baia e sulla vicina Le Crotoy.
Lungo la strada possiamo ammirare le eleganti ville che vi si affacciano e, nonostante i turisti, percepiamo e respiriamo un’atmosfera incredibilmente rilassata.
Con l’alta marea da questo canale passano le numerose imbarcazioni, molte delle quali dirette all’esplorazione della Baia.
Successivamente risaliamo verso il quartiere medievale oltrepassando la Port de Nevers.
Le case a graticcio e le torri di avvistamento ci fanno capire come parte della città sia ancora fortificata.
Merita una visita l’Eglise Saint Martin e la vista che si può ammirare dall’alto di questo storico quartiere, verso la baia.
La storia ci ricorda che nel 1430 le strade acciottolate del quartiere sono state percorse da Giovanna d’Arco, prigioniera degli Inglesi, e quattro secoli prima, precisamente nel 1066, da Guglielmo il Conquistatore.

Ridiscesi verso la zona più recente di Saint Valery sur Somme, proseguiamo lungo Quai du Romerel in cui è presente anche l’interessante Musée de Picarvie, e l’animata Rue de la Ferté, il cuore pulsante, con i suoi numerosi negozi e locali in cui gustare la cucina tradizionale.
Ci troviamo nel Quartiere dei Marinai dove si possono ammirare alcune delle più pittoresche e fiorite casette bianche.
E’ sufficiente risalire Rue des Mulins per ritrovare una delle vie più fotografate e instagrammabili di tutta la zona.

Scattate alcune foto ritorniamo su Rue del la Ferté che continua fino al Porto turistico de la Pleisance dove si trovano l’Ufficio del Turismo, l’attracco delle barche e la Stazione Ferroviaria del famoso Treno a Vapore de la Somme.
Prima di ritornare verso la fermata della Navetta, prenotiamo per il giorno successivo il tour sul Treno a Vapore e l’escursione in Barca.
– 9° GIORNO: Saint Valery sur Somme
La giornata di oggi sarà particolarmente intensa avendo prenotato due tour nella Baia della Somme.
Nel primo pomeriggio partiremo con il suggestivo Treno a Vapore alla volta di Le Crotoy mentre, subito dopo il rientro, ci imbarcheremo per una mini crociera in barca nella Baia fino alla Punta di Hourdel.
Questa volta raggiungiamo il centro a piedi e scopriamo che non è così impegnativo, occorrono infatti non più di 15 minuti.
Arriviamo prima di pranzo, intenzionati a provare la cucina del posto e scegliamo come locale il Restaurant La Ferte (squisite le tradizionali Mules Frites).
La Domenica a Saint Valery sur Somme è anche giorno di mercato ed il centro è invaso da numerosissime bancarelle ed una vera e propria marea di persone.
Terminiamo il pranzo in perfetto orario e ci dirigiamo verso la Fermata del Treno a Vapore che si trova in prossimità dell’Ufficio del Turismo, dove avevamo fatto i biglietti il giorno prima.

Da Saint Valery si può scegliere tra il tragitto verso le Crotoy o quello verso Cayeux sur Mer.
Tariffe Trenino a Vapore andata e ritorno (aggiornamento anno 2024):
– € 18,00 interi
– € 12,50 ragazzi 4-16 anni
– € 55,00 famiglia (2 adulti + 2 ragazzi)In base al periodo vi sono più partenze e diversi orari, occorre pertanto verificare il calendario in base al giorno scelto.
I biglietti possono essere effettuati in loco, sul momento o in anticipo, ma anche sul sito ufficiale https://www.chemindefer-baiedesomme.fr/
Il tour in treno è perfetto per tutta la famiglia ed è particolarmente apprezzato dai più piccoli.
Il viaggio verso Le Crotoy dura all’incirca un’ora e prevede due fermate intermedie.
Durante il tragitto abbiamo la possibilità di osservare la baia da un’altra prospettiva, diversa da quella tipicamente marina: ammiriamo animali al pascolo ma anche piccole paludi con varie specie di volatili.

Raggiunta La Stazione Ferroviaria di Le Crotoy ci dirigiamo verso il centro che dista appena qualche minuto a piedi.
Le Crotoy come la vicina Saint Valery ha visto il passaggio di Guglielmo il Conquistatore, più precisamente proprio dal suo porto nel XI secolo sono partite diverse navi alla volta dell’Inghilterra.
Nel XIX secolo è diventata località di villeggiatura per noti personaggi quali Victor Hugo, Jules Verne e Toulouse-Lautrec.
Passeggiamo per le vie del centro che, visto il giorno festivo, sono piuttosto animate.
Saltano immediatamente all’occhio alcune eleganti ville risalenti prevalentemente al XIX e XX secolo ma l’elemento di maggior spicco è quello naturalistico vista la posizione eccezionale sulla baia.

Riprendiamo quindi il treno per tornare a Saint Valery sur Somme dove ci attende l’escursione in Barca.
L’imbarcadero è proprio di fronte alla Fermata del Treno e questo ci permette di ottimizzare i tempi.
Le possibilità di tour sono 3: una da 45 minuti verso Cap Hornu, una da h. 1:15 verso Hourdel e infine il Tour completo di h. 2:00 non sempre presente
Tariffe Tour in barca (aggiornamento anno 2024):
CIRCUITO 45 MINUTI
– € 14,00 interi
– € 9,00 bambini 3-12 anni
CIRCUITO H. 1:15
– € 19,00 interi
– € 14,00 bambini 3-12 anni
CIRCUITO H. 2:00
– € 24,00 interi
– € 19,00 bambini 3-12 anniLe partenze variano di giorno in giorno in base alla situazione delle maree ed è pertanto opportuno informarsi presso l’ufficio apposito, sito nel complesso dell’Ufficio del Turismo.
I biglietti possono essere effettuati in loco, sul momento o in anticipo, ma anche sul sito ufficiale https://www.bateau-baie-somme.com/
Scegliamo il percorso più lungo che si spinge fino alla Punta di Hourdel.
Inutile dire che il paesaggio che ci si dipinge davanti agli occhi è unico; ovviamente la nostra attenzione e puntata alla ricerca delle foche.
Nella Baia della Somme si trova infatti la colonia di foche più grande di tutta la Francia ma rispetto ad altri luoghi come Berck, si riescono ad osservare più da lontano e non troppo facilmente con la barca.
Siamo però fortunati e qualche avvistamento riusciamo a farlo anche noi.
Concludiamo la gita in barca che è ormai sera; la giornata si è rivelata intensa ma ricca di scoperte e bellezze.
– 10° GIORNO: Saint Valery sur Somme – Berck (40 Km.)
Salutiamo la Baia della Somme senza allontanarci troppo e raggiungendo un’altra baia, quella di Authie dove la vista da vicino delle foche dovrebbe essere quasi assicurata.
La meta scelta è la cittadina di Berck, la località più nota per l’avvistamento di questi animali nonché località balneare della Costa d’Opale.
Arrivando ancora al mattino riusciamo a trovare un posto al Camping du Halloy, vicinissimo alla spiaggia.
Soprattutto in alta stagione è consigliabile raggiungere Berck al mattino in quanto sia il campeggio che l’Area Sosta, poco distante, si riempiono velocemente.
Il momento migliore per vedere le foche è con la bassa marea, partendo da circa un’ora e mezza prima del picco.
Verifichiamo gli orari e al momento giusto raggiungiamo la spiaggia.
Non ci sono parole per spiegare l’emozione provata nel veder così da vicino questi splendidi animali.

In questa zona, così come nella Baia della Somme, esistono due tipi di foche: le Foche Grigie e le Veu Marin che si distinguono per la forma differente della testa.
Scattiamo un’infinità di foto e ci intratteniamo ad osservarle mentre alcune raggiungono la spiaggia e altre ritornano per breve tempo in acqua.
Approfittiamo, poi, della bassa marea per rilassarci nell’enorme spiaggia a fianco.

Dopo cena andiamo invece alla scoperta del centro di Berck dove prosegue ancora i lungomare di sabbia fine.
L’abitato è decisamente più recente ed anonimo rispetto alle cittadine sinora visitate, frutto dei danni portati dalla Seconda Guerra Mondiale e dal più recente boom turistico che ha indotto la realizzazione di nuove strutture.
– 11° GIORNO: Berck – Ambleteuse (62 Km.)
Lasciamo Berck proseguendo il nostro viaggio verso la costa est.
La prima tappa prevista per la mattinata sarebbe Boulogne sur Mer ma non riusciamo a trovare un parcheggio, tra quelli indicati sulle app di riferimento, in prossimità del centro storico.
Complici poi i numerosi lavori stradali in essere, preferiamo desistere e rimandare la nostra visita al futuro.
Ci dirigiamo pertanto ad Ambleteuse dove trascorreremo anche la notte.
Il camping L’Eglantier è perfetto perché si trova sia vicino al Museo 39/45, che abbiamo intenzione di visitare, che in prossimità della spiaggia di sabbia fine.
La piccola cittadina di Ambleteuse è nota fin dall’antichità in quanto già in epoca Romana, era stato realizzato un villaggio di capanne usato da Giulio Cesare come punto di partenza per l’imbarco verso la Gran Bretagna.
Successivamente è stato Enrico VIII a costruire una sua roccaforte mentre nel XVII secolo viene edificato dall’architetto Vauban, Fort Mahon giunto sino ai giorni nostri.
Oggi Ambleteuse è città balneare e ha visto l’insediamento di nuove ville e hotel.
Nel primo pomeriggio visitiamo il Museo 39/45 dedicato alla Seconda Guerra Mondiale.
In questa zona dell’Alta Francia sono infatti svariati i musei, i bunker e le casematte legate a questo periodo storico ed è stata una delle ragioni che ci ha spinto a programmare, proprio qui, la nostra vacanza.

All’interno di circa 800 metri quadri viene ripercorsa l’intera storia del conflitto, dalla Campagna di Polonia alla capitolazione del Giappone, rappresentando così uno dei pochi musei di questo genere.
Oltre ai numerosi oggetti raccolti e a una ricca collezione di manichini e scenografie si può assistere ad un’interessante proiezione video.
Il fornito shop annesso stimola la nostra voglia di acquisti.

Tariffe Museo 39/45 (aggiornamento anno 2024):
– € 8,90 adulti
– € 5,90 ragazzi 7-14 anniOrari:
– febbraio da lunedì al venerdì 10.00-18:00
– da marzo all’11 novembre tutti i giorni 10:00-18:00Per orari e tariffe aggiornate potete consultare il sito ufficiale http://musee3945.com/
All’esterno possiamo vedere anche alcuni mezzi militari tra cui un carrarmato Sherman.
Seppure sia un museo poco conosciuto, soprattutto se lo rapportiamo a quelli presenti nelle zone dello Sbarco in Normandia, lo consigliamo vivamente per la sua completezza.
Lasciato il Museo approfittiamo del restante pomeriggio per trascorrere un po’ di tempo in spiaggia.
Ambleteuse una delle località della Cote d’Opale, gode di una spiaggia di sabbia finissima e l’attuale bassa marea ci invoglia al relax e al divertimento di Tommy che si cimenta nella realizzazione di costruzioni in sabbia.

Concludiamo la giornata dirigendoci verso il Fort Mahon che si erge all’estuario del fiume La Slack.
La struttura difensiva è stata progettata dal noto architetto Vauban alla fine del XVII secolo, su ordine del Re Luigi XIV.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il Fort Mahon è stato utilizzato per imprigionare gli stranieri obbligati ai lavori forzati.
Grazie a sapienti lavori di mantenimento questo è l’unico forte sulla costa ancora presente tra Cherbourg e il Belgio ed è stato inserito tra i Monumenti Storici.
Con la bassa marea è raggiungibile a piedi mentre con l’alta marea diventa un’isola.
Purtroppo è aperto soltanto la domenica e pertanto dobbiamo accontentarci di osservarlo dall’esterno.

12° GIORNO: Ambleteuse – Audinghen – Cap Gris Nez – Eperlecques – Bergues (101 Km.)
La giornata di oggi è dedicata prevalentemente alla Seconda Guerra Mondiale in quanto visiteremo sia un museo che un Blockhaus.
Ad appena 5 Km. da Ambleteuse si trova il Museo del Vallo Atlantico – Batterie Todt posto nel villaggio di Audinghen.
Arriviamo poco prima dell’apertura e parcheggiamo nello spiazzo adiacente al sito.
Proprio di fronte vediamo dei lavori e presumiamo stiano realizzando un parcheggio più grande.

Il Museo del Vallo Atlantico comprende 4 dei bunker delle Batterie Todt inaugurate dai tedeschi nel 1942.
Questa batteria, in grado di sparare proiettili e missili fino a 42 Km di distanza, ha preso il nome dal suo costruttore.
La sua capitolazione risale al 29 settembre 1944.
Durante la visita possiamo osservare alcuni mezzi e armi posti all’esterno tra cui il “famoso” Leopold, il più grande cannone della Seconda Guerra Mondiale, posizionato su rotaie per spostarsi più agevolmente.
Questo Leopold è l’unico rimasto in Europa dopo la Guerra, il secondo esemplare si trova negli USA.

All’interno sono raccolti numerosi oggetti utilizzati dalla Wermath ma anche alcuni delle Forze Alleate, ritrovati in zona e condotti al Museo.
A completare il tutto sono state allestite ambientazioni dell’epoca con manichini e scenografie d’impatto.
Tariffe Batterie Todt (aggiornamento anno 2024):
– € 8,90 adulti
– € 5,90 ragazzi 7-14 anni
Se si presenta il biglietto del Museo 39/45 di Ambleteuse si ha diritto allo sconto.Orari:
– febbraio, marzo e novembre 14.00-17:30
– da aprile a giugno, settembre e ottobre 10:00-18:00 (chiuso il lunedì)
– luglio e agosto 10:00-18:30Per orari e tariffe aggiornate potete consultare il sito ufficiale https://www.batterietodt.com/

Anche questo museo, come il precedente, è vivamente consigliato a chi è interessato ad approfondire la storia legata alla Seconda Guerra Mondiale.
CAP GRIS NEZ
La seconda meta di giornata rappresenta uno dei più bei punti panoramici di questo tratto di costa nonché il più vicino alle coste Inglesi: Cap de Gris Nez anch’esso situato nel comune di Audinghen.
Da questo capo sono infatti solo 29 i Km di distanza dalle scogliere di Dover.
In prossimità del sito è presente un ampio parcheggio gratuito con una sezione dedicata appositamente ai camper.

Dal parcheggio ci sono numerosi sentieri che portano ai migliori punti di osservazione lungo i quali si trovano pannelli esplicativi.
Attraverso essi è ad esempio possibile conoscere il numero e le tipologie di imbarcazioni che solcano giornalmente il canale attraccando presso i porti britannici.
Su Cap Gris Nez svetta imponente il Faro che non è però visitabile in quanto proprietà militare.

BLOCKHAUS DI EPERLECQUES
Il secondo sito legato alla Guerra che visiteremo oggi è il Blockhaus di Eperleques distante poco più di 60 Km dalla costa.
Arriviamo poco prima di pranzo e dopo un pasto veloce in camper ci apprestiamo alla visita.
Di fronte all’ingresso è presente un ampio parcheggio sterrato adatto anche in camper.
Il Blockhaus di Eperlecques è il più grande forte di tutto il nord della Francia e viene realizzato nel 1943 su volere di Hitler, che richiedeva la costruzione di una struttura per l’assemblaggio e lancio dei razzi V2.
Da questa postazione tra giugno del 1944 e marzo del 1945 vengono anche lanciati migliaia di V1.
Le Bombe Tallboy lanciate dagli inglesi tra giugno e luglio 1944 provocano il danneggiamento del Blockhaus e l’abbandono dello stesso.
Oggi il sito è Monumento Nazionale.
Tariffe Blockhaus (aggiornamento anno 2024):
– € 11,00 adulti
– € 6,50 ragazzi 7-14 anniOrari:
– marzo e ottobre 14.00-17:00
– da aprile a giugno e settembre 11:00-17:30
– luglio e agosto 10:00-18:30Per orari e tariffe aggiornate potete consultare il sito ufficiale https://www.leblockhaus.com/

La visita inizia dall’esterno con un percorso nel bosco e si raggiunge poi il Blockhaus su cui si possono ancora vedere i danni delle bombe inglesi.

Successivamente si prosegue all’interno dove si può anche assistere ad un filmato di spiegazioni.
Una volta usciti dalla struttura ci si trova di fronte alla rampa di lancio dei missili.

Concludiamo la visita sorpresi per l’immensità di questo sito che è davvero troppo poco citato negli itinerari di viaggio.
Un autentico incontro con la storia che tutti noi non dobbiamo dimenticare.
Ripartiamo diretti alla cittadina di Bergues dove trascorreremo la notte.
BERGUES
Bergues è una graziosa cittadina fortificata del Dipartimento del Nord nell’Alta Francia.
La nostra scelta di visitarla è nata dal fatto che questa città è stata la location del film francese “Giù al Nord” che abbiamo visto più volte ma ci ha poi sorpreso in quanto non ci aspettavamo fosse così bella.
Troviamo posto nel Camping Vauban in parte integrato nel complesso di mura e praticamente a due passi dal centro.
Partiamo alla scoperta di questa città, risalente al IX secolo, facendo un primo incontro con i bastioni e il canale che la circondano.
Parte dei bastioni sono considerati Monumento Storico e sono una presentazione di tutto rispetto; sono tra l’altro stati riadattati al progetto del celebre architetto Vauban.

Il centro non è molto grande e raggiungiamo in poco tempo Place de la Republique, la piazza centrale, dove si innalza il Beffroi inserito tra i Siti PATRIMONIO UNESCO con le sue 50 campane.
A fianco è presente l’enorme statua chiamata “Geant de Bergues” che rappresenta l’elettore medio al tempo di Lamartine.

Oltre al delizioso centro storico con begli edifici, meritano di essere citati l’Abbazia di Saint Winoc con la torre quadrata e il Museo Municipale che sorge nell’ex Monte di Pietà, un edificio del XVII secolo.
Concludiamo la nostra passeggiata che si è fatta ora di cena e decidiamo di fermarci al Ristorante La Boustifaille e gustare qualche piatto tradizionale.
13° GIORNO: Bergues – Dunkerque (10 Km.)
Facciamo appena 10 Km per tornare sulla costa e raggiungere la cittadina di Dunkerque, ultima località francese prima di proseguire verso il Belgio.
Il Camping La Licorne è al completo e pertanto optiamo per l’Area di Sosta che si trova vicina la Museo Dunkerque 1940.
L’area Sosta è comoda sia per il Museo ma anche per raggiungere il centro città e le spiaggie.
Si trova su asfalto con servizi di C/S alla modica cifra di € 8,00 al giorno.
Dunkerque è una cittadina del Dipartimento del Nord che a causa della sua posizione è sempre stata contesa da numerose fazioni: olandesi, spagnoli, inglesi e ovviamente francesi.
Nella storia più recente è però salita alla ribalta con la Battaglia di Dunkerque, avvenuta tra il maggio e il giugno del 1940, ossia all’inizio della Seconda Guerra Mondiale.
L’avanzata dirompente dell’esercito tedesco costringe le forze francesi superstiti e gli inglesi di supporto a ripiegare sulle coste della Gran Bretagna con l’operazione chiamata Dynamo.
Il difficoltoso e drammatico imbarco da Dunkerque verso l’Inghilterra è rimasto celebre, diventando protagonista di molte pellicole cinematografiche legate al conflitto.
L’operazione Dynamo rappresenta la più grande evacuazione della storia e ha coinvolto più di 340.000 soldati, ripiegati verso Dunkerque.
Iniziamo la nostra conoscenza della città proprio dal Museo Dunkerque 1940 – Operazione Dinamo, a pochi metri dalla nostra Area di sosta.
Il Museo, come si evince dal nome, è dedicato alla Battaglia del 1940 e all’evacuazione verso l’Inghilterra ed è ospitato nella cortina del Bastione 32, all’epoca quartier generale per la difesa del settore fortificato della città.
Oltre alla proiezione di un filmato possiamo osservare numerosi oggetti, armi, veicoli e documenti relativi a quei mesi.

Tariffe Museo (aggiornamento anno 2024):
– € 8,00 adulti
– € 5,00 ragazzi 12-18 anniOrari:
– da febbraio a metà novembre 10.00-18:00Per orari e tariffe aggiornate potete consultare il sito ufficiale http://www.dynamo-dunkerque.com/
Conclusa la visita del Museo ci dirigiamo verso il centro città che, provato fortemente dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ha conservato ben poco degli edifici storici.
La prima struttura che incontriamo è anche la più antica e risale al 1450; è la Torre du Leughenaer a struttura ottagonale, alta 30 metri.
Poco più avanti spicca l’Hotel de Ville la cui torre campanaria è inserita tra i siti PATRIMONIO UNESCO insieme a quella della Chiesa di Saint Eloi.
La chiesa, distante poco più di 200 metri dal municipio, ha la particolarità di avere la torre campanaria posta di fronte e non integrata al resto dell’edificio.
Lo stile è quello gotico e al suo interno conserva le spoglie del corsaro Jean Beart a cui si attribuisce il salvataggio di Dunkerque dalla Carestia.
Allo stesso corsaro è dedicata la Piazza che si trova subito dopo la Chiesa e la statua che sorge al centro dalla medesima.

Dopo un pranzo veloce superiamo il Centre Marine, un centro commerciale realizzato vicino al bel Parco della Marina, e raggiungiamo la zona portuale in cui si trova il Museo Portuale di Dunkerque.
Il Museo è ospitato in un antico magazzino di tabacchi e racconta la storia portuale della città.
E’ possibile unire la visita dell’interno con quella dei tre battelli attraccati a fianco: La Duchessa Anna a tre alberi, La Sendettie una nave faro e la Guilde una chiatta.

Tariffe orientative
– adulti normale € 9,00, cumulativo (museo, barche e mostre temporanee) € 15,00
– ragazzi 7-18 anni € 7,50 cumulativo (museo, barche e mostre temporanee) € 13,00
Orari:
– tutti i giorni 10.00-12:30 e 13:30-18:00
Per orari e tariffe aggiornate potete consultare il sito ufficiale https://museemaritimeportuaire.com/
Luogo da non tralasciare se si viene a Dunkerque è la grande e lunga spiaggia di sabbia fine, protagonista dell’evacuazione del 1940.
Noi la raggiungiamo in serata per una piacevole passeggiata dopocena.
14° GIORNO: Dunkerque – Fort des Dunes – Deinze (Belgio) (99 Km.)
La prima tappa di giornata si trova in periferia di Dunkerque ed è il Forte des Dunes.
Questa struttura militare è stata costruita nel 1878, nello stesso periodo della batteria Zuydcoote, per proteggere Dunkerque da possibili attacchi provenienti dall’est.
Con l’avvento di nuove armi ed esplosivi il Forte ha perso il suo ruolo strategico, trasformandosi in caserma.
Ha nuovamente assunto un ruolo di primo piano nella seconda Guerra Mondiale, durante l’operazione Dynamo e l’evacuazione degli alleati.
Successivamente è caduto in stato di abbandono fino al 1998 quando è stato acquistato dalla città di Leffrinckoucke.
Il parcheggio vicino al sito non è consentito ai camper in quanto presente una sbarra per l’altezza.
E’ comunque possibile parcheggiare, per il tempo necessario alla visita, negli spiazzi oltre la strada in Rue Daniel Chubin.
Arriviamo al forte poco prima della sua apertura e ci soffermiamo qualche istante sul piccolo cimitero militare nello spiazzo antistante l’ingresso.

La visita del Forte si articola su un primo spazio espositivo interno per poi spostarsi all’esterno e alle costruzioni annesse alla struttura principale.
Tariffe Fort des Dunes (aggiornamento anno 2024):
– € 7,00 adulti
– € 3,50 ragazzi 7-18Orari (chiuso il lunedì):
– da febbraio a maggio e da ottobre a novembre 10:00-12:30 e 14:00-17:30
– da giugno a settembre 10:00-18:00Per orari e tariffe aggiornate potete consultare il sito ufficiale https://fort-des-dunes.fr/
Le condizioni del Forte, dovute allo stato di degrado in cui è caduto dopo la Seconda Guerra Mondiale hanno fatto sì che fosse il sito militare che meno ci ha colpito in questo nostro viaggio.
Lasciamo il Forte des Dunes e con lui anche la Francia.
Il nostro itinerario iniziale era quello di trascorrere un paio di giorni sulla costa Belga per poi addentrarci verso l’entroterra ma non avevamo fatto i conti con la mole di turisti che ha scelto la stessa meta.
Dopo aver provato a contattare svariati campeggi e trovando il tutto esaurito ovunque, facciamo un improvviso cambio di programma e ci spostiamo verso Gand dove già abbiamo la prenotazione per altri due giorni.
Nel campeggio cittadino riusciamo ad aggiungere una terza notte ma per questa giornata è anche lì tutto pieno e ripieghiamo sul Camping Groeneveld a Deinze.
In prossimità del Camping Groenevel si trova lo splendido Castello di Ooidonk che però non riusciamo a visitare in quanto in questi giorni vi si tiene una festa in maschera: Elftopia.
15° GIORNO: Deinze – Gand (13 Km.)
La mattina ci spostiamo a Gand e più precisamente al Camping Urban Garden prenotato per tre notti visto il periodo di ferragosto e quindi altissima stagione.
Il campeggio Urban Garden di Gand si trova all’interno di un complesso sportivo e naturale che oltre a campi di vari sport vanta un laghetto con la sua spiaggia e strutture annesse.
Poco fuori dal camping si trova la fermata della navetta gratuita per il centro città, funzionante nei giorni feriali, e la fermata bus; per chi preferisce la bicicletta ci sono piste ciclabili che conducono direttamente a Gand.
Dopo pranzo partiamo alla scoperta di Gand, raggiungendo la fermata della navetta che in circa 20 minuti ci porta in centro città.
Gand, chiamata Gent in fiammingo, è il capoluogo delle Fiandre Orientali ed è una delle più belle città dell’intero Belgio.
Percorsa al suo interno dai fiumi Lys e Schelda è caratterizzata da ponti pittoreschi, case dai tipici frontoni fiamminghi, piazze su cui si ergono splendidi palazzi, Cattedrali, Chiese e Torri campanarie.
In poche parole questa città ha tutto ciò che serve per renderla una meraviglia di cui innamorarsi.
I primi villaggi del territorio risalgono al VII secolo mentre con i Vichinghi la città viene più volte distrutta e saccheggiata.
Il vero e proprio sviluppo inizia dall’anno 1000 con la realizzazione, tra l’altro, del Castello dei Conti di Fiandra.
Nei secoli successivi Gand vede l’avvicendamento di francesi, fiamminghi e spagnoli e solo dal 1830 diventa città Belga.
Fortunatamente la città scampa ai gravi danni provocati dai due conflitti bellici mantenendo intatto il suo patrimonio artistico e storico.

Iniziamo la nostra visita di Gand senza una meta precisa ma limitandoci solamente a passeggiare per le sue vie.
Inutile dire che in ogni direzione guardiamo rimaniamo incantati: sarà il tipo di architettura che per noi è un’assoluta novità o il clima che si respira, ma tutto quanto è incantevole.
Di fatto il centro storico non è particolarmente grande, quindi si può girare tranquillamente a piedi.
Le case tradizionali con i frontoni a gradoni, così come le altre abitazioni si trovano un po’ ovunque facendo da trait d’union per tutta la città.
Le più particolari e d’impatto sono quelle che si affacciano ai canali, molte delle quali realizzate per le Corporazioni e risalenti al XIII, e nelle piazze.
Tra Cattedrali e Chiese non abbiamo che l’imbarazzo della scelta.
La prima che incontriamo sui nostri passi è la Chiesa di San Nicola, la più antica della città.
Eretta in stile gotico poco dopo il 1220, ha subito vari rifacimenti e restauri.
Divisa da questa, praticamente solo dal Beffroi, spicca la Cattedrale di San Bavone che risale solo a qualche anno dopo la Chiesa di San Nicola.
Anch’essa in stile gotico, conserva al suo interno il capolavoro fiammingo “L’adorazione dell’agnello mistico” dei fratelli Van Eyck e alcune tele di Rubens.

Si dovrà invece superare il Ponte di San Michele per raggiungere la Chiesa Omonima, le cui dimensioni non sfigurano affatto rispetto alle due precedenti.
Eretta tra il XV e XVII secolo è in stile tardo-gotico.
Abbiamo accennato poco fa al Beffroi: questa torre campanaria alta 91 metri con in cima una banderuola a forma di drago, è uno dei simboli di Gand ed è inserita tra i Siti Patrimonio Unesco insieme ad altre torri campanarie fiamminghe e valloni.
Autentica meraviglia, costruita a partire dal 1313, conserva all’interno il Museo del Campanile; si può anche raggiungere in ascensore il quarto piano per una splendida vista sulla città.
In estate è possibile assistere dalla piazza ad alcuni concerti suonati proprio dalle sue campane.

Attorno all’area che vede sorgere le Chiese e il Beffroi si possono ammirare, tra le altre bellezze, il Municipio, ospitato in uno dei più bei palazzi del Belgio, il Market Hall, moderna struttura realizzata per il mercato e il Groot Vleeshuis, edificio costruito anticamente come mercato delle Carni.
Poco più a nord, oltre il fiume Lys, ecco mostrarsi in tutta la sua imponenza e austerità il Castello dei Conti di Fiandra.
Edificato alla fine del 1100 per volere di Filippo d’Alsazia su un precedente castello del IX secolo, questa fortezza in pietra ha lo stile tipico dei Forti Crociati siriani.
Grazie anche ad un attento restauro il Castello è tutt’ora intatto e perfettamente conservato.
L’interno è visitabile sia liberamente che con visite guidate.
Tariffe Castello di Gand (aggiornamento anno 2024):
– € 13,00 adulti
– € 2,70 ragazzi 13-18Orari (chiuso 24/25/31 dicembre e 1 gennaio):
– tutti i giorni 10:00-18:00, ultimo accesso 16:40Per orari e tariffe aggiornate potete consultare il sito ufficiale https://historischehuizen.stad.gent/

Dopo essere andati su e giù per il centro decidiamo di imbarcarci per un tour classico tra i canali Lieve e Lys, che rappresenta il perfetto completamento della visita della città.
L’imbarcadero si trova a Korenlei, vicino al ponte Grasburg.
Il tour ha una durata di circa 40 minuti; con un nuovo punto di osservazione possiamo ammirare le case delle Corporazioni, il Castello, i campanili della Cattedrale e delle Chiese, il vecchio porto del grano e raggiungere il Rabot, una complesso di tre torri che sono ciò che rimane della vecchia cinta muraria di Gand.
Tariffe tour con durata di 40 minuti (aggiornamento anno 2024):
– € 10,00 adulti
– € 6,50 ragazzi 3-12Imbarcadero: Korenlei (vicino al ponte Grasburg)
Per informazioni e tariffe aggiornate potete consultare il sito ufficiale https://debootjesvangent.be/

Concluso il tour ci spostiamo verso il quartiere medievale Patershol che si trova nell’area alla confluenza tra il Lys e il ramo del Lieve.
Un intricato dedalo di viuzze, numerosi locali e storici edifici sono ciò che caratterizza principalmente questo antico quartiere.
Essendo ormai ora di cena ne approfittiamo per cenare al t’Klokhuys, uno dei locali presenti, il cui menù annovera piatti della tradizione belga.
Dopo un’ultima passeggiata per il centro di Gand ci dirigiamo verso la fermata della Navetta, per il rientro in campeggio.
16° GIORNO: Bruges
Questa giornata sarà dedicata alla visita di Bruges che raggiungeremo con il treno.
Come abbiamo anticipato, in prossimità del nostro campeggio si trova la fermata del bus.
3 sono le linee che passano da qui: la nr. 38 e 39 conducono in centro a Gand e la 19 alla stazione di Sint Pieters.
Se si è sprovvisti di biglietto cartaceo è possibile pagare direttamente sul bus con carta contactless (il nostro bancomat funziona benissimo) presso l’apposita macchinetta.
La frequenza di passaggio dei bus è molto alta e pertanto non dobbiamo aspettare che pochi minuti prima di salire sul bus 19 diretto alla Stazione.
Una volta in stazione facciamo i biglietti per Bruges e anche qui non dobbiamo attendere molto.
Il servizio di trasporto è veramente efficiente, le tratte per Bruges, come per Ostenda e Bruxelles sono numerose.
In circa mezz’ora arriviamo alla stazione che è davvero comoda in quanto distante non più di dieci minuti a piedi dal centro storico.
Bruges, Brugge in fiammingo, è il capoluogo delle Fiandre Occidentali e vede il suo centro storico inserito tra i siti PATRIMONIO UNESCO dal 2000.
Le prime notizie di insediamenti in questa zona risalgono al I secolo, nel IX secolo vengono rinforzate le strutture difensive presenti mentre con il Medioevo tra l’XI e il XII secolo si ha un vero e proprio boom con la realizzazione di mura e canali e l’acquisizione di principale snodo commerciale tra Europa settentrionale e Mediterraneo.
Dopo un graduale declino a vantaggio di Anversa, la città assume un ruolo importante nell’industria del merletto ed è oggi meta turistica di massimo rilievo.
Man mano che ci avviciniamo al centro ci accorgiamo che le nostre aspettative erano corrette: la città si rivela da subito incantevole con i suoi pittoreschi canali, i ponti fioriti e le tipiche case d’architettura fiamminga.

Ci troviamo in uno dei centri medievali meglio conservati e non c’è pertanto da stupirsi se Bruges sia diventata così famosa e visitata.
Ogni angolo è perfetto per scattare una foto e anche noi non ci tiriamo indietro.
Dopo una prima esplorazione è ormai ora di pranzo e scegliamo di fermarci al Bistrobar Boreas in Walstraat, una piccola piazzetta non lontana dalle maggiori attrazioni della città.
Riprendiamo quindi la nostra scoperta della città raggiungendo la Piazza del Mercato o Markt, uno dei luoghi fulcro di Bruges: qui si eleva il Beffroi, la torre campanaria del XIII secolo e vi si affacciano alcuni dei più begli edifici della città.

Diretto prosieguo del Markt è un’altra splendida piazza: il Burg.
Qui troviamo il Municipio, edificio del 1400 in stile gotico, eretto sul precedente e ormai diroccato castello dei Conti di Fiandra, e la Basilica del Santo Sangue in stile gotico-rinascimentale.

Gli edifici di culto che visitiamo sono la Chiesa di Nostra Signora in stile gotico-brabantino con all’interno la scultura di Michelangelo “La Madonna con Bambino” e la Cattedrale di San Salvatore, la più antica chiesa in mattoni del Belgio.
Continuando a passeggiare per Bruges ci soffermiamo su un’infinità di edifici e particolari, uno tra questi è una vecchia abitazione di un mercante del XV secolo trasformata oggi nel Gruuthuse Museum, Museo di arte applicata.

Questo non è ovviamente l’unico Museo di Bruges che annovera, tra gli altri, Il Museo della Birra, Il Museo Groeninge che raccoglie opere di pittori come Bosch, Il Museo delle Patatine Fritte, Il Museo del Cioccolato e il Museo del Folklore.
ECCO I BIGLIETTI CHE POTETE ACQUISTARE DIRETTAMENTE QUI
– Museo della Birra
– Museo del Cioccolato
– Museo delle Patatine Fritte
Attività assolutamente da fare è quella di un tour in barca tra i canali attraverso la quale si avrà conferma di come questa sia la città più romantica del Belgio.
Lungo il canale si trovano più imbarcaderi di diverse agenzie che propongono la stessa tipologia di tour.
Il Boat Tour Stael si trova in Katelijnestraat, Bootex si trova in Nieuwstraat e il Venetie van het Noorden in Huidenvettersplein.
In alternativa potrete anche optare per un FREE TOUR per le vie del centro; l’Agenzia Civitatis ne propone uno in Inglese della durata di 2 ore.
Se invece non volete camminare molto ma al contempo neppure perdervi qualcosa di Bruges, allora la soluzione potrebbe essere un TOUR PANORAMICO IN BUS della durata di 50 minuti con audioguida in italiano.
E’ ormai tardo pomeriggio quando torniamo alla stazione per riprender il treno che ci porterà a Gand .
17° GIORNO: Gand
Oggi è ferragosto ed è anche l’ultimo giorno che saremo in campeggio a Gand.
Decidiamo di fare un ultimo saluto alla cittadina e prendiamo pertanto il bus per il centro.
Nei giorni festivi la navetta non è attiva e occorre prendere il bus linea 38 o 39 per il centro.
La fermata è la stessa da cui avevamo preso il bus per la stazione ed è a circa 200 metri dal campeggio.
Gand è sicuramente una città di cui non ci si stanca e che noi visiteremo altre decine di volte.

Passeggiamo senza una meta precisa ritornando su alcuni dei monumenti ed edifici più importanti.
Osserviamo più da vicino il Dulle Griet, il gigantesco cannone rosso risalente al XV secolo che ha avuto un ruolo di spicco durante l’assedio di Oudenaarde.
Praticamente di fronte, sulla sponda opposta del Lys, si trova il Huis van Alijn uno storico ospizio ristrutturato, che oggi accoglie un museo con oggetti e ricostruzioni del XX secolo.
Non lontano dal Municipio raggiungiamo poi Werregarenstraat un curioso vicolo dei graffiti, opera di artisti locali.

Insomma, Gand non smette di stupirci, regalandoci nuovi angoli e spunti di visita.
Un altra soluzione per visitare e conoscere al meglio la città è quella di un FREE TOUR per le vie del centro come quello in Inglese della durata di 2 ore.

Conclusa la nostra visita di Gand rientriamo in campeggio dove ci godiamo un po’ di meritato riposo.
Dopo cena decidiamo di andare anche alla scoperta del laghetto vicino al campeggio che non avevamo ancora avuto modo di vedere con i nostri occhi.
L’area è davvero ampia e ottimamente attrezzata ed è frequentata dagli abitanti della città alla ricerca di una giornata all’insegna dello sport, divertimento e relax.
18° GIORNO: Gand – Dinant (161 Km.)
Salutiamo Gand per dirigerci a sud e precisamente in Vallonia, nella città di Dinant.
Parcheggiamo gratuitamente presso la Cittadella dove è possibile sostare con il camper di giorno ma non di notte.
Dalla Cittadella si può optare per la funicolare o i 408 gradini che portano alla città bassa.Tariffe (aggiornamento anno 2024):
Visita della Cittadella + Funicolare:
– € 12,00 adulti
– € 10,00 bambini 4-12 anniVisita della Cittadella + Funicolare + Mini Crociera sulla Mosa
– € 20,00 adulti
– € 15,00 bambini 4-12 anni
Noi optiamo per il biglietto completo, comprendente anche il giro in battello.
Nell’area della cittadella, oltre alla fortezza e alla biglietteria si trovano due punti ristorazione e un parco giochi per bambini.
Iniziamo il nostro giro scendendo subito verso la parte bassa della città.
Dinant è una città della Vallonia di immediato impatto scenografico grazie alla sua posizione, adagiata sulla sponda della Mosa da un lato e sovrastata da colline a strapiombo, su cui sorge la Cittadella, dall’altra.
Questa è esattamente la ragione per cui l’abbiamo inserita nel nostro itinerario della vacanza di quest’anno, dopo aver visto svariate fotografie su internet e sulle guide turistiche.

Raggiungiamo la città bassa che è ormai ora di pranzo e decidiamo di cercare un locale, così da dedicarci subito dopo alla visita della città e alla mini crociera; ne troviamo uno direttamente sulla Mosa dove proviamo le famose “Boulettes“, le polpette di Dinant.
L’imbarcadero per la nostra mini-crociera si trova sulla sponda del fiume poco distante dal ristorante.
La durata della crociera è di circa 45 minuti mentre il suo percorso prevede il passaggio a fianco della Roche Bayard fino ad Andersemme.
La Roche Bayard è uno sperone roccioso tra i simboli di Dinant; la porzione di roccia è divisa in due ed è attraversata dalla strada: passando lungo il fiume è di impatto ma lo è sicuramente di più percorrendo la strada, che in questo punto è davvero stretta.

Navigando sulla Mosa si ha un punto di osservazione diverso sia sulla città di Dinant che sulla Maison Leffe che sorge al di là della sponda del fiume.
Il Museo Maison Leffe si trova all’interno dell’Hotel di Lusso La Meirvelleuse, è visitabile ed è da non perdere per gli amanti della Birra.
Sempre dal battello possiamo scorgere alcune delle statue giganti raffiguranti il sax, poste sul Ponte Charles de Gaulle.
Dinant è la città natale di Alphonse Sax, creatore dell’omonimo strumento musicale, e per tale ragione in tutto il centro e principalmente sul ponte, sono state installate queste statue a ricordo del celebre cittadino.
Gli appassionati possono visitare anche la Maison Sax, un museo a lui dedicato ed ospitato nella sua casa di famiglia.
Concluso il tour in battello proseguiamo la nostra visita della città bassa a piedi.
La via interna del centro, non racchiude in realtà grossi spunti se non la vista sul bell’edificio dell’Hotel de Ville.
Da non perdere invece la visita alla Chiesa di Notre Dame, altro simbolo cittadino, la cui vista si ha praticamente da ogni punto della città.
L’edificio è stato costruito su una precedente Chiesa crollata a seguito del distaccamento di una parte della roccia.
In stile gotico, presenta al suo interno una magnifica vetrata considerata tra le più grandi d’Europa.

Riprendiamo la funicolare e raggiungiamo la Cittadella da cui si ha una splendida vista sui tetti della città bassa.
E’ stata edificata nel 1500 ma ha subito alcune modifiche ed il suo aspetto attuale risale al 1800.
La visita dell’interno è piuttosto interessante con riproduzioni di scene di vita quotidiana della guarnigione olandese.
Proseguendo il percorso di visita si accede alla simulazione di una trincea per poi raggiungere il rifugio.
Questo, in parte crollato a seguito di una bomba, si presenta in forte pendenza portando ad uno strano senso senso di disorientamento il visitatore.

La visita alla Cittadella conclude anche quella di Dinant, riprendiamo il camper per dirigerci al Camping Villatoile che si trova a meno di 6 Km.

Il Campeggio si trova in un bel contesto naturale con possibilità di percorsi a piedi e in bici.
Al suo interno il vecchio Mulino è una birreria che propone anche taglieri e pasta fatta in casa nel weekend.
19° GIORNO: Dinant – Dole (499 Km.)
Iniziamo progressivamente il viaggio di ritorno verso casa e lasciamo di conseguenza anche il Belgio.
La meta scelta è Dole ed è all’incirca a metà strada da casa e vi sosteremo due notti prima di far rientro definitivo.
Nel pomeriggio arriviamo al Camping du Pasquier ubicato a pochi passi dal centro, dotato di ampie piazzole, di uno snack bar, piscina e giochi per bambini.
Dole è una cittadina del Dipartimento della Giura nella Regione della Borgogna ed è nota per aver dato i natali a Louis Pasteur.

In realtà Dole conserva un patrimonio storico e artistico notevole, tale che il suo centro è considerato settore protetto e la città è inserita tra le Città d’arte e di storia.
Le sue origini risalgono all’epoca romana ma è con il X secolo che accresce la sua importanza diventando centro commerciale e artigianale nonché insediamento dei Cavalieri Templari.
Il centro, attraversato da canali, mostra subito le sue belle case antiche; superato il Fiume Doubs raggiungiamo il Canal des Tanneurs e la sua passeggiata che rappresentano il quartiere più pittoresco della città.
Qui nel 1822 è nato Luis Pasteur e la sua casa è oggi adibita a Museo.
Risaliamo le vie su cui si affacciano deliziosi edifici fino a raggiungere la Cattedrale di Notre Dame, struttura del XVI secolo in stile Tardo-Gotico.

Mentre passeggiamo per il centro possiamo apprezzare i tanti palazzi storici realizzati prevalentemente in pietra dalle tonalità che variano dal giallo, al beige, al grigio.
Su una di esse, un maestoso affresco ritrae le maggiori personalità che hanno vissuto in città.
Di interesse ci sono l’Hotel Dieu, il convento dei Carmelitani, il Palazzo di Giustizia, il Collegio dell’Arco e l’Hotel de Champagney.

Torniamo in campeggio che è ormai sera, piacevolmente sorpresi da questa meta ancor poco conosciuta ma davvero ricca di fascino.
20° GIORNO: Dole
Nonostante le previsioni per la giornata fossero state di pioggia, ci svegliamo all’asciutto e decidiamo di dirigerci verso il piccolo porticciolo sul fiume.
Tra le attività offerte da Dole è possibile fare una mini crociera in barca oppure noleggiare una barchetta senza patente e percorrere in autonomia il canale.
Optiamo per la seconda scelta, facendo felice Tommy.
Tariffe noleggio (aggiornamento anno 2024):
– € 42 1h.
– € 76 2h.
– € 120 4h.Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale http://www.unebelleaventure.fr/
Navigare lungo il canale è davvero un’esperienza da fare, ci troviamo immersi nel silenzio e nella natura.
Siamo i primi a noleggiare la barca ed il canale è tutto per noi.
Prima della partenza viene rilasciata una cartina con le indicazioni da seguire per percorre il tour, in base al tempo di noleggio scelto.

Terminato il nostro giro in barca rientriamo in campeggio per poi concludere la giornata tornando in centro, dove faremo la nostra ultima cena della vacanza.
Il Ristorante prescelto è Le Moulin des Tanneurs con splendida vista sul Quartiere dei Tanneurs.

21° GIORNO: Dole – Bernezzo (581 Km.)
La nostra vacanza è ormai giunta al termine; facciamo l’ultimo tratto di strada che ci divide da casa, dove arriviamo nel pomeriggio.
Per il ritorno, visti i tanti chilometri, decidiamo di percorrere il Traforo del Frejus che ci permette di accorciare un po’ i tempi e il tragitto.
Tirando le somme possiamo certamente dire che questo viaggio è stato un successo.
Abbiamo avuto modo di scoprire un intero tratto di Francia che ancora non conoscevamo, e che spesso viene lasciato fuori dai classici itinerari turistici, e di fare un primo incontro con il Belgio che ci ha letteralmente affascinato.
Ricorderemo le spettacolari altezze delle falesie, le immense spiagge della Cote d’Opale, i pittoreschi paesi della Normandia e della Piccardia, i luoghi in cui si è scritta la Storia, la natura incredibile della Baia della Somme e l’emozione nel vedere le foche così da vicino.
Per quanto riguarda il Belgio, questo è stato solo un inizio, le sue romantiche ed affascinanti cittadine si sono assicurate un nostro prossimo ritorno per approfondire la conoscenza di questa nazione.
Indirizzi Utili
- Area Camper Argentera/Bersezio, SS21 13 – 12010 BERSEZIO/ARGENTERA (CN) (GPS 44.385210, 6.964724) Gratuito in bassa stagione
- Camping Les Cents Vignes – Rue Auguste Dubois 16 – 21200 BEAUNE (GPS 47.032921, 4.839204) Tel. +33 3 80 22 03 91
- Camping Le Coeur de la Foret – Rue de l’Armistice 34 – 60350 PIERREFONDS (GPS 49.354714, 2.976014) Tel. +33 3 44 42 80 83
- Camping Le Rivage – Rue André Toutain – 76111 YPORT (GPS 49.736955, 0.307236) Tel. +33 2 35 27 33 78
- Camping Les Mouttes – Av. Jean Moulin – 76980 VEULES-LES-ROSES (GPS 49.875895, 0.802963) Tel +33 2 35 97 61 98
- Area Camper delle Falesie – D126E – 76470 LE TREPORT (GPS 50.057880, 1.362101)
- Camping Le Walric – Route d’Eu 345 – 80230 SAINT VALERY SUR SOMME (GPS 50.183859, 1.617915) Tel +33 3 22 26 81 97
- Camping du Halloy – Chemin aux raisins 2 – 62600 BERCK (GPS 50.398011, 1.566617) Tel +33 3 21 09 00 54
- Camping L’Eglantier – Rue de Marquise 22 – 62164 AMBLETEUSE (GPS 50.398011, 1.566617) Tel +33 3 91 18 34 13
- Camping Vauban – Av Vauban – 59380 BERGUES (GPS 50.972150, 2.432245) +33 3 28 68 65 25
- Area Sosta Camper – Rue des Chantiers de France – 59140 DUNKERQUE (GPS 50.044805, 2.382405)
- Camping Groeneveld – Groenevelddreef 14 – 9800 DEINZE (GPS 51.005652, 3.572087) Tel. +32 4 94 05 79 81
- Camping Urban Gardens – Campinglaan 16 – 9000 GAND (GPS 51.046246, 3.680724) Tel. +32 9 39 69 392
- Camping Villatoile – Pont a Lesse 31 – 5500 DINANT (GPS 50.22802, 4.90976) Tel. +32 8 22 22 28 5
- Camping Du Pasquier – Rue Thevenot 18 – 39100 DOLE (GPS 47.089049, 5.501952) Tel. +33 3 84 72 02 61
- Le Remparts, All. du Jeu de Tamis – 60380 GERBEROY (GPS 49.53499, 1.85080) Tel. +33 3 44 82 16 50
- Le Petit Saint Pierre, Rue Jean Eugene Ebran – 76111 YPORT (GPS 49.73924, 0.31044) Tel. +33 2 35 27 32 43
- Le P’tit Veulais, Rue Dr. Pierre Girard – 76980 VEULES LES ROSES (GPS 49.87428, 0.79803) Tel. +33 2 35 97 59 19
- Restaurant La Ferte, Rue de la Ferté 2 – 80230 SAINT VALERY SUR SOMME (GPS 50.184637, 1.643461) Tel. +33 3 22 30 15 27
- Restaurant La Boustifaille, Rue du Marché aux Poissons 5 – 59380 BERGUES (GPS 50.97102, 2.43286) Tel. +33 3 28 22 28 20
- t’Klokhuys, Corduwaniersstraat 65 – 9000 GAND (GPS 51.05802, 3.72352) Tel. +32 9 22 34 24 1
- Bistrobar Boreas, Walstraat 11 – 8000 BRUGES (GPS 51.20282, 3.22458) Tel. +32 5 03 18 65 7
- Restaurant Le Moulin des Tanneurs, Rue de Prelot 1 – 39100 DOLE (GPS 47.09126, 5.494493) Tel. +33 3 84 79 17 30
- Parking Gerberoy, Rue du Faubourg Saint Jean – 60380 GERBEROY (GPS 49.529971, 1.849205) GRATUITO
- Parcheggio Dieppe – Quai de la Somme – 76200 DIEPPE (GPS 49.925883, 1.086332) GRATUITO
- Parcheggio Mers Les Bains, Place du Marché – 80350 MERS LES BAINS (GPS 50.06661, 1.386506) A PAGAMENTO CON PARCHIMETRO
- Parcheggio Museo del Muro Atlantico Batterie Todt – Route du Musée 566 – 62179 AUDINGHEN (GPS 50.844147, 1.600521) GRATUITO
- Parking Cap Gris Nez – D191 – 62179 AUDINGHEN (GPS 50.868364, 1.586761) GRATUITO
- Parcheggio Blockhaus Eperlecques – Rue du Fort Vesques – 62910 EPERLECQUES (GPS 50.826699, 2.182653) GRATUITO
- Parcheggio per Forte des Dunes – Rue Daniel Chubin – 59495 LEFFRINCKOUCKE (GPS 51.051811, 2.444307) GRATUITO
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